L’estate chiama, e milioni di italiani rispondono affollando le coste. Ma attenzione: anche sotto l’ombrellone i diritti dei consumatori non vanno in vacanza. Conoscere le regole può evitare discussioni inutili e fastidiosi abusi. Che tu scelga una spiaggia libera o uno stabilimento attrezzato, ecco il vademecum per vivere il mare con serenità — e con la legge dalla tua parte.
1. Il mare è di tutti: l’accesso è sempre libero
Non esistono spiagge “private” nel senso assoluto. La battigia — cioè la fascia di dieci metri dal bagnasciuga — deve essere sempre accessibile. Anche se il lido è esclusivo e l’ingresso è a pagamento, nessuno può vietarti il passaggio. Se qualcuno lo fa, puoi (e devi) chiamare la Capitaneria di Porto o i Vigili Urbani: è un abuso.
2. Spiagge libere: libertà con buonsenso
Puoi portare tutto il necessario: sdraio, ombrellone, ghiacciaia e pranzo al sacco. Ma lasciare oggetti per “prenotare” il posto all’alba — o peggio, durante la notte — non è consentito. Le forze dell’ordine possono rimuoverli senza preavviso.
3. Stabilimenti balneari: regole e prezzitrasparenti
Tariffe e prezzi negli stabilimenti balneari devono essere esposti chiaramente, preferibilmente all’ingresso, e non possono costringerti a consumare al bar o al ristorante. Hai diritto allo scontrino e all’utilizzo di tutti i servizi previsti dal pacchetto (lettino, docce, spogliatoi, ecc.). In caso di listini mancanti o comportamenti scorretti, scattano le sanzioni.
4. Panino da casa? Nessuno può proibirlo
Anche dentro gli stabilimenti puoi consumare cibo portato da casa. Purché rispetti gli spazi comuni, il gestore non può impedirti di mangiare sotto al tuo ombrellone.
5. Fumo in spiaggia: libertà con limiti
Fumare è generalmente permesso all’aperto, ma sempre più comuni istituiscono zone smoke-free. E attenzione: spegnere la sigaretta nella sabbia non solo è maleducato, ma anche vietato e sanzionabile.
6. Cani sotto l’ombrellone? Dipende
Nelle spiagge libere, se non esiste un divieto specifico, Fido può venire con te — al guinzaglio e, se richiesto, con museruola. Nei lidi attrezzati la decisione spetta al gestore, ma cani guida e da salvataggio devono sempre essere ammessi.
7. Giochi, musica e falò: cosa è consentito
Beach volley e calcetto sono benvenuti, ma niente impianti fissi: si gioca e si smonta. Musica? Sì, ma a volume discreto e, se pubblica, con licenza SIAE. Vietatissimi invece campeggio, falò e tende. Via libera ai paraventi, purché non si trasformino in piccole case sulla spiaggia.
8. Pagamenti: sì al Pos
Nessuna scusa: tutti gli stabilimenti devono accettare carte e bancomat. Solo documentati problemi tecnici possono giustificare il “solo contanti”.
9. No ai “ricordini” dal mare
Raccogliere sabbia, conchiglie o sassi? Romantico, ma illegale. Portare via questi elementi danneggia l’ambiente e può costare caro in termini di multe.
10. Dove trovare spiagge libere
Vuoi evitare il caos e trovare un angolo di sabbia tutto per te? App e portali regionali e comunali offrono mappe aggiornate con le spiagge libere e i servizi disponibili.
Problemi? Ecco a chi rivolgerti
- Capitaneria di Porto: per problemi di sicurezza, accesso negato o abusi sulla battigia.
- Polizia Municipale: per regolamenti locali, occupazioni abusive o prezzi non esposti.
Conoscere i propri diritti è il primo passo per vacanze davvero rilassanti. Il mare è di tutti, ma il rispetto — delle regole e degli altri — è il vero biglietto d’ingresso.
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