La ricostruzione della Basilica di San Benedetto a Norcia rappresenta uno dei progetti più significativi di rinascita e tutela del patrimonio culturale italiano. L’impegno di Eni nasce dal desiderio di contribuire con competenze tecniche, risorse e visione al recupero di un luogo che è simbolo di storia, spiritualità e identità europea.
Una collaborazione tra istituzioni e impresa
Il 18 gennaio 2021, in piena intesa con tutte le istituzioni coinvolte, Eni ha sottoscritto un accordo di sponsorizzazione tecnica a sostegno della ricostruzione della Basilica, insieme al Commissario Straordinario per la Ricostruzione, al Ministero della Cultura, all’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia, alla Regione Umbria e al Comune di Norcia.
Grazie a questo accordo, Eniservizi, società controllata da Eni, ha assunto il ruolo di sponsor tecnico, affiancando il Ministero nelle attività di coordinamento e project management durante le diverse fasi del progetto.
Il valore delle pietre: memoria e rinascita
Uno dei momenti più significativi dell’intervento è stato il recupero e la catalogazione delle pietre originarie della Basilica, conservate nel deposito di Santa Scolastica. Eniservizi ha supportato la Soprintendenza nella logistica e nell’organizzazione dei frammenti, trasformando ogni pietra in un tassello di memoria viva, pronto a ritrovare il proprio posto nel rinnovato edificio sacro.
Restauro e maestria artigiana
Eniservizi ha poi partecipato direttamente ai lavori di restauro e alla ripresentazione artistico-architettonica degli elementi decorativi e religiosi della Basilica. Un lavoro meticoloso, condotto sotto la supervisione della Soprintendenza e del Ministero della Cultura, che ha coinvolto professionisti altamente specializzati e imprese di eccellenza nel restauro dei beni architettonici e artistici.
Ogni intervento è stato guidato dal principio di rispetto della storia e valorizzazione del patrimonio, per restituire alla città di Norcia il suo cuore spirituale.
La comunicazione come parte del progetto
Fin dall’inizio, Eni ha scelto di rendere la comunicazione un elemento integrato del percorso di ricostruzione. Attraverso il sito web dedicato, eventi pubblici e le attività di Eni Scuola, l’azienda ha condiviso con la comunità l’avanzamento dei lavori e le storie delle cosiddette “pietre vive”.
La trasparenza e la partecipazione sono diventate parte del progetto stesso: un dialogo continuo tra impresa, istituzioni e cittadini, fondato sulla memoria e sulla speranza.
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Un capitolo particolarmente significativo è stato il coinvolgimento dei bambini di Norcia, veri custodi del futuro.
Con Eni Scuola, i più giovani hanno decorato le pannellature del cantiere, trasformandole in un affresco collettivo che racconta la loro visione della città e della rinascita. Gli studenti sono stati inoltre protagonisti della realizzazione di tre documentari dedicati alla storia, alla memoria e al futuro della Basilica, che saranno proiettati in piazza il 1° novembre, in occasione delle celebrazioni per la riapertura della Basilica.
Un impegno che continua
L’esperienza di Norcia si inserisce nel più ampio percorso con cui Eni da anni contribuisce alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Dalla Basilica di Collemaggio all’Aquila al
Duomo di Milano, fino a numerosi altri siti simbolici, l’azienda promuove una sinergia tra innovazione, responsabilità e cultura, trasformando la competenza industriale in una forma di cura per i luoghi che raccontano la nostra identità.
Norcia oggi rappresenta la continuità di questo impegno: un esempio concreto di come tecnologia, cultura e partecipazione possano fondersi in un progetto comune. Per Eni, ricostruire la Basilica di San Benedetto significa unire la forza del fare alla forza del raccontare, trasformando la tecnica in gesto di cura e la comunicazione in strumento di memoria e speranza condivisa.
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