Parte il risiko dei famarci antiobesità ed è già battaglia: Novo Nordisk sta combattendo contro il colosso farmaceutico Pfizer per acquisire Metsera, azienda che sviluppa questi farmaci. Pfizer ha raggiunto un accordo il mese scorso per acquistare l’azienda biotecnologica per 7,3 miliardi di dollari, ma Novo (la casa farmaceutica danese dietro Ozempic) ha messo sul piatto 9 miliardi di dollari cercando di annullare la vendita. E Pfizer ha contrattaccato preparando una resa dei conti legale: ha intentato una causa contro Metsera, il suo board e Novo Nordisk presso la Delaware Court of Chancery e ha presentato un’istanza per un’ordinanza restrittiva temporanea per impedire a Metsera di recedere dall’accordo di fusione. Poi, ha intentato una seconda causa contro Metsera, i suoi azionisti di controllo e Novo Nordisk presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il distretto del Delaware. La causa sostiene che la recente proposta di Novo Nordisk di acquisire Metsera costituisce un’azione anticoncorrenziale per proteggere la propria posizione dominante sul mercato dei Glp-1 (i farmaci per la perdita di peso), annientando un nascente concorrente americano prima di ottenere il sostegno di Pfizer. La causa sostiene inoltre che gli azionisti di controllo di Metsera hanno cospirato con Metsera e Novo Nordisk per promuovere tali attività anticoncorrenziali.
Eli Lilly
Intanto, la big del pharma statunitense Eli Lilly ha annunciato una revisione al rialzo della guidance in vista della probabile approvazione da parte della Fda della pillola contro la perdita di peso, che l’organo di vigilanza statunitense conferma aver centrato gran parte dei target. I ricavi del trimestre sono stati pari a 17,6 miliardi di dollari, rispetto alla stima degli analisti di 16,07 miliardi di dollari, grazie all’ottimo andamento delle vendite della pillola contro la perdita di peso Zepbound e del farmaco contro il diabete Mounjaro. Non solo. Eli Lilly si prepara a costruire un nuovo stabilimento a Katwijk, nei Paesi Bassi, nell’ambito del Leiden Bio Science Park. Si tratta di un investimento da 3 miliardi di dollari finalizzato a espandere la capacità produttiva dei farmaci in compresse, incluso l’orforglipron, il nuovo farmaco Glp-1 che si basa sulla tecnologia delle molecole piccole, di produzione più facile della semaglutide per somministrazione orale (conosciuta come Wegovy orale) su cui sta lavorando la concorrente Novo Nordisk. Negli anni, il colosso di Indianapolis ha consolidato una solida presenza produttiva in Europa con quattro siti produttivi in Francia, Irlanda, Italia e Spagna.
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