Il Consiglio dei ministri di mercoledì scorso ha approvato in esame preliminare un decreto
legislativo che aggiorna il Testo Unico della Finanza (TUF) alle più recenti norme europee in
materia di mercati, sostenibilità e trasparenza.
Il provvedimento, proposto dal ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione
Tommaso Foti e dal ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, mira – come si
legge nel comunicato ufficiale di Palazzo Chigi – a migliorare l’efficienza dei mercati regolamentati
nell’Unione Europea, rafforzando al tempo stesso la tutela degli investitori e la stabilità del sistema
finanziario.
Ma cosa significa tutto questo per il cittadino comune?
Più chiarezza per chi investe
Una delle principali novità riguarda la trasparenza dei mercati finanziari. Le nuove regole europee
(MiFID II e MiFIR) renderanno più semplice per gli investitori conoscere i costi, i rischi e le
condizioni reali degli strumenti finanziari. Saranno disponibili dati uniformi e comparabili sui
prezzi e sui volumi delle transazioni grazie alla creazione di un sistema europeo di pubblicazione
dei dati, una sorta di “bacheca unica” dove confluiranno tutte le informazioni di mercato.
Sarà inoltre vietata la pratica del pagamento per il flusso ordini (PFOF), che consentiva ad alcuni
intermediari di guadagnare indirizzando gli ordini dei clienti verso determinate piattaforme di
trading. L’obiettivo è chiaro: evitare conflitti di interesse e assicurare che gli investitori siano serviti
nel loro miglior interesse, non per convenienza dell’intermediario.
Investimenti sostenibili più credibili
Il decreto introduce nel diritto italiano anche le regole degli European Green Bonds (EuGB), i nuovi
standard europei per le obbligazioni verdi.
Fino a oggi, molti prodotti “green” si basavano su criteri volontari, con il rischio di un uso
improprio dell’etichetta “sostenibile”. Con le nuove norme, invece, solo i titoli che rispettano criteri
ambientali verificati da un’autorità europea potranno essere definiti “obbligazioni verdi europee”.
Per chi desidera investire in progetti ecologici o legati alla transizione energetica, questo significa
più fiducia e trasparenza, e meno spazio per il cosiddetto greenwashing.
Mercati più stabili e controlli più forti
L’adeguamento del TUF riguarda anche il funzionamento e la vigilanza dei depositari centrali di
titoli (CSD) e delle controparti centrali (CCP), soggetti che garantiscono il buon esito delle
transazioni finanziarie.
In caso di crisi o insolvenza, verranno introdotte procedure coordinate tra le autorità italiane
(Consob e Banca d’Italia) e quelle europee per assicurare una gestione ordinata delle situazioni
critiche.
Questo rafforza la stabilità complessiva del sistema finanziario e riduce il rischio di contagio in caso
di fallimento di grandi operatori del mercato.
Trasparenza fiscale delle grandi imprese
Il decreto recepisce anche la direttiva europea sulla trasparenza fiscale (UE 2021/2101), che impone
alle grandi imprese e ai gruppi multinazionali con ricavi superiori a 750 milioni di euro di
pubblicare ogni anno i dati sulle imposte pagate Paese per Paese.
Per i cittadini, significa poter conoscere con maggiore chiarezza dove le grandi aziende producono
utili e dove versano le tasse, un passo importante per contrastare l’elusione fiscale e promuovere la
giustizia economica.
Accesso libero ai dati delle imprese
Un’altra novità riguarda la creazione dell’European Single Access Point (ESAP), un portale unico
europeo dove saranno raccolte e rese accessibili gratuitamente informazioni finanziarie, ambientali
e di sostenibilità delle imprese.
Questo strumento renderà più facile per investitori, consumatori e anche piccole imprese consultare
dati ufficiali e aggiornati sulle aziende europee, favorendo un mercato più trasparente e
competitivo.
Un passo verso un’economia più aperta e responsabile
L’adeguamento del Testo Unico della Finanza è quindi un tassello importante nel percorso di
modernizzazione del sistema economico italiano. Da un lato avvicina il Paese agli standard europei
più avanzati, dall’altro rafforza la fiducia dei cittadini nei mercati, grazie a regole più chiare,
controlli più rigorosi e una maggiore trasparenza.
Investire, oggi, non sarà solo una questione di rendimenti: sarà anche una scelta più consapevole,
sostenibile e informata.
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