Dal palco della Conferenza nazionale dell’Export e dell’internazionalizzazione delle imprese in corso a Rho Fiera Milano il ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha invocato “stabilità”, perché “bisogna piantare oggi per raccogliere domani sapendo che ci sarà un domani”. E poi ha aggiunto con una battuta: “Quando parlo con i colleghi francesi mi dicono non eravamo abituati all’instabilità, nemmeno noi alla stabilità ma ci stiamo abituando benissimo”.
Il ministro ha lanciato anche un appello a lavorare per far tornare l’Europa agli obiettivi strategici dei padri fondatori, “noi lo stiamo facendo mettendo la sostenibiltà su un piano diverso” perché “non può mai viaggiare in contrasto con la sostenibilità produttiva ed economica”. Secondo Lollobrigida, “il regolamento europeo sulla deforestazione è una posizione ideologica che parte da un bel titolo, ma che declinato mette in ginocchio il sistema produttivo europeo, tanto è vero che si rinvia regolarmente. Non sarebbe più facile dire abbiamo sbagliato ad approvare una cosa inapplicabile al nostro sistema produttivo e cambiarla in maniera radicale?”.
Quanto al Mercosur, Lollobrigida l’ha definito “un buon accordo, ma può diventare ottimo se dopo 25 anni si riesce a fare un passo definitivo sulla reciprocità. Quello che viene imposto ai nostri produttori europei, che a nostro avviso è corretto, deve essere anche garantito sui prodotti che arrivano. Riteniamo che questo passo in avanti si possa fare”, ha aggiunto. Un secondo elemento ”è cercare di ricomporre quella che è una frattura all’interno dell’Europa che vede nazioni importanti, come Francia, Polonia, Austria, Irlanda, attualmente contrari al Mercosur. Noi crediamo – ha sottolineato il ministro – che si possa invece ricomporre un quadro che rafforzi l’Europa’‘. Come Italia ”possiamo pragmaticamente di lavorare su questo: trasformare un potenziale buon accordo in un ottimo accordo, che garantisca ogni settore produttivo. Ovviamente come paesi esportatori siamo d’accordo a riuscire a limitare al massimo le barriere tariffarie e non tariffarie, però la salvaguardia e la tutela della salute dei cittadini è un elemento fondamentale”.
Lollobrigida ha poi sottolineato l’impatto del riconoscimento ricevuto dalla cucina italiana come patrimonio immateriale dell’Unesco): “I dati diffusi da Confesercenti parlano di una crescita del 4-6% del valore dei nostri prodotti grazie a questo riconoscimento e un aumento fino a 18 milioni di turisti che arriveranno in più”.
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