Secondo giorno del Conclave. Dopo la prima fumata nera di ieri sera alle 21.01, stamattina i 133 cardinali elettori sono di nuovo riuniti nel Palazzo Apostolico per la Santa Messa e le lodi nella Cappella Paolina ed è da poco arrivata la seconda fumata nera. La votazione durante il Conclave è un processo complesso e strettamente regolamentato, volto a eleggere il nuovo Pontefice. Statisticamente tre degli ultimi cinque Papi sono stati eletti proprio il secondo giorno.
Il sistema di votazione durante il Conclave è un processo complesso e strettamente regolamentato tra ferreo isolamento e lunga procedura di voto. La tecnologia potrebbe dare una mano per snellire i rituali del Conclave. Fleap, piattaforma europea per la gestione digitale di asset finanziari e processi societari su blockchain autorizzata da Consob, ha lanciato una provocazione per comprendere le potenzialità della tokenizzazione applicata ai diritti di voto.
Cosa succederebbe se il Conclave fosse un’assemblea societaria, con regole e quorum da rispettare, diritto di voto non legato al capitale, ma alla dignità cardinalizia? In questo scenario, l’elezione del Papa potrebbe diventare un esempio di applicazione delle tecnologie blockchain nella gestione dei diritti partecipativi.
Dall’assemblea al voto: la blockchain applicata al processo decisionale
Nelle società per azioni, ogni azione corrisponde a un voto. Nel Conclave, ogni cardinale ha diritto a un solo voto, indipendentemente dalla propria anzianità e potere. In un sistema digitale basato su blockchain come quello sviluppato da Fleap, questo si tradurrebbe nell’emissione di 120 token legati alla chiave crittografica personale di ciascun cardinale.
Il Conclave in sei passaggi
Come funzionerebbe l’assemblea a livello pratico? Ecco i vari passaggi:
- Accredito e riconoscimento dei poteri: ogni cardinale riceve un token collegato alla propria identità digitale crittografata. Questi token rappresentano i diritti di voto e vengono emessi una tantum, vincolati a una chiave crittografica personale e validati tramite smart contract.
- Apertura ufficiale dell’assemblea: il Camerlengo, nel ruolo di presidente dell’assemblea, attiva formalmente i lavori tramite dashboard. L’ordine del giorno è pre-caricato nello smart contract e condiviso in modo immutabile con tutti i partecipanti.
- Illustrazione della mozione: come in ogni assemblea societaria, si apre con una fase introduttiva che nel Conclave digitale corrisponde alla preghiera iniziale e riflessione spirituale, che viene registrata automaticamente tramite sistemi certificati.
- Discussione libera: i cardinali possono intervenire oralmente. Tutte le discussioni vengono verbalizzate in tempo reale e firmate con l’identità digitale dei partecipanti, garantendo tracciabilità e integrità dei contenuti, nel rispetto della riservatezza.
- Votazione: ogni cardinale esprime il proprio voto utilizzando il token, che viene “bruciato” dallo smart contract al momento della sua emissione, per evitare duplicazioni. Nel caso in cui non venga raggiunto il quorum di 2/3, i token vengono rigenerati automaticamente per il nuovo scrutinio, mantenendo la piena continuità procedurale. Ogni operazione è tracciata e immutabile, ma anonima, per rispettare la segretezza della scelta.
- Verifica del quorum e fumata bianca on-chain: il sistema verifica in tempo reale la presenza e il numero di voti validi. Al raggiungimento del quorum, un evento on-chain può generare automaticamente una notifica ufficiale – ad esempio, l’attivazione della “fumata bianca” – integrata con i canali di comunicazione del Vaticano. Questo permetterebbe una comunicazione istantanea e certificata a fedeli e media di tutto il mondo.
In caso, poi, di contestazioni o di esigenze di ricostruzione storica, l’intero processo decisionale risulterebbe accessibile a tutti tramite audit crittografico, con evidenze immutabili e verificabili on-chain.
“Il nostro obiettivo non è suggerire modifiche alla tradizione o alle pratiche del Conclave, ma illustrare l’utilità che la blockchain potrebbe avere nel contesto del diritto di voto. La tecnologia offre strumenti che garantiscono trasparenza, sicurezza e velocità nelle operazioni, rendendo il processo ancora più affidabile e tracciabile. Vogliamo dimostrare come l’innovazione digitale possa coesistere con la tradizione, senza mai comprometterne l’integrità”, rimarca Marco Trezzi, Marketing Manager di Fleap.
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