Nvidia ha ottenuto l’approvazione dall’amministrazione Trump per vendere in Cina i propri chip per computer H20 avanzati, impiegati per sviluppare l’intelligenza artificiale.
La notizia è stata data lunedì sera in un post sul blog dell’azienda e il ceo, Jensen Huang, che ha parlato della svolta alla televisione statale cinese Cgtn in un intervento trasmesso su X.
“Il governo degli Stati Uniti ha assicurato a Nvidia che le licenze saranno concesse e Nvidia spera di iniziare presto le consegne”, si legge nel post.
“Annuncio che il governo degli Stati Uniti ha approvato la nostra richiesta di licenze per iniziare a spedire gli H20”, ha detto Huang ai giornalisti a Pechino. Ha sottolineato che metà dei ricercatori di IA nel mondo si trova in Cina. “La Cina è un Paese così innovativo e dinamico che è davvero importante che le aziende americane siano in grado di competere e servire il mercato cinese”.
Huang ha recentemente incontrato Trump e altri politici statunitensi e questa settimana si trova a Pechino per partecipare a una conferenza sulla catena di approvvigionamento e parlare con funzionari cinesi.
Cosa sono i chip H20
I chip H20 di Nvidia sono una versione depotenziata delle GPU A100 e H100, progettata appositamente per rientrare nei limiti imposti dalle restrizioni statunitensi sull’export di tecnologie avanzate verso la Cina. Pur essendo meno performanti dei modelli originari, gli H20 rappresentano attualmente le unità più potenti legalmente disponibili sul mercato cinese per l’addestramento di sistemi di intelligenza artificiale.
La loro approvazione apre a Nvidia le porte di un mercato strategico. Secondo stime interne, il colosso californiano controlla già la stragrande maggioranza della fornitura di chip AI a livello globale, e mantiene una posizione dominante anche in Cina, nonostante la crescente concorrenza domestica di Huawei, Alibaba e Baidu. Non esistono dati ufficiali che certifichino una quota superiore al 90% in Cina, ma il dominio tecnologico dell’azienda è difficilmente contestabile.
Fino a oggi, gli Stati Uniti avevano fortemente limitato la vendita di GPU ad alte prestazioni verso Pechino, per timore che potessero essere impiegate in ambiti militari o di sorveglianza. Le GPU H100 e A100, in particolare, erano finite nel mirino delle sanzioni, insieme ai modelli H800 e A800 già modificati da Nvidia per il mercato cinese.
Ora però l’approvazione da parte dell’amministrazione Trump della vendita degli H20 segna un cambio di passo. La nuova strategia è più permissiva verso le big tech americane e tiene conto delle ricadute economiche delle restrizioni: Nvidia rischiava di perdere miliardi di dollari in contratti, e la Cina stava accelerando lo sviluppo di chip alternativi grazie al sostegno di fondi statali.
Secondo fonti citate da Reuters e Vox, la Casa Bianca ha concesso le licenze di esportazione per ragioni pragmatiche, valutando che limitare ulteriormente Nvidia avrebbe favorito l’avanzata di Huawei e compromesso gli interessi strategici degli Stati Uniti nella regione.
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