La cucina italiana vale più o meno come il fatturato annuale di una big tech come Microsoft. Oppure come i ricavi di un mostro sacro dell’auto come Volkswagen. Ad affermarlo è uno studio di Deloitte, il quale ha stimato che nel 2024 la ristorazione Made in Italy ha raggiunto nel mondo un valore complessivo di 251 miliardi di euro, con una crescita del 4,5% su base annua.
Ma come è stato fatto questo conto? Si tratta di un numero che non parte dal fatturato reale dei singoli ristoranti, ma è una stima di mercato ottenuta incrociando varie fonti internazionali e stimando la quota di penetrazione della cucina italiana del mondo. Ebbene, considerando il valore d’impresa di tutti i ristoranti a livello globale, quelli italiani rappresentano il 19% del mercato globale.
I più grandi consumatori risiedono negli Stati Uniti e in Cina, che insieme coprono oltre il 65% dei consumi globali per la cucina italiana. L’Italia, quindi, si conferma tra i principali mercati globali del foodservice, classificandosi al sesto posto per valore complessivo, al quarto per i full service restaurant e al quinto per quick service restaurant (quelli caratterizzati da servizio più rapido con ritiro al banco).
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Focalizzando l’analisi alla sola Italia, sempre con riferimento l’anno scorso, il comparto in Italia ha raggiunto un valore di 83 miliardi di euro, segnando una crescita del 2% e superando stabilmente i livelli pre-pandemici. Il mercato italiano rimane frammentato, con molti ristoranti a conduzione famigliare.
Tuttavia, le catene stanno crescendo rapidamente: la loro incidenza è passata dal 7% del 2019 al 10% attuale, con un’espansione trainata in particolare dal segmento quick service restaurant, che ha una reddittività 13,3% tra il 2019 e il 2024, contro il 7,6% generale.
A livello mondiale il mercato della ristorazione ha raggiunto un nuovo punto di equilibrio dopo la pandemia Covid, toccando un valore di 2.916 miliardi di euro nel 2024, “con una crescita moderata ma costante e dinamiche che riflettono un contesto economico in evoluzione”, spiega la ricerca di Deloitte. Più nel dettaglio, il ritmo di crescita globale si è attestato al +4,2% nel biennio 2023-2024, il doppio rispetto al tasso medio del +2,1% registrato tra il 2016 e il 2019.
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