I top manager di Mediobanca vendono le azioni. Tra questi c’è anche l’ad Alberto Nagel che ha ceduto per 22 milioni di euro un pacchetto di 1 milione di azioni secondo quanto emerge dagli internal dealing. Il direttore generale, Francesco Saverio Vinci, ha invece ceduto un pacchetto di 400 mila azioni incassando quasi 9 milioni mentre il presidente Renato Pagliaro ha venduto altre 100 mila azioni per 2,1 milioni. I titoli venduti dai vertici di Piazzetta Cuccia sono le performance shares, ovvero le remunerazioni ricevute nell’arco di 25 anni.
I titoli sono stati ceduti ora anche perché oggi si riaprono i termini dell’Opas di Mps su Piazzetta Cuccia mentre ieri Siena ha pagato il corrispettivo per le azioni consegnate. La riapertura dell’offerta di Mps su Mediobanca porta dunque ad una riduzione del flottante.
Più azioni verranno conferite – l’attesa è che il Monte possa superare agevolmente la soglia dell’80% – più le quote dei soci forti di Siena si ridimensioneranno. Delfin, che ha ottenuto dalla Bce l’autorizzazione a superare il 10% e salire fino al 20%, potrebbe riportarsi inerzialmente sotto quella soglia, il gruppo Caltagirone, che non risulta abbia chiesto alla vigilanza analoga autorizzazione, dovrebbe riavvicinarsi al 10%, così come si diluiranno ulteriormente Banco Bpm e il Mef, destinato a planare attorno al 5 per cento.
Intanto Mps continua a lavorare alla lista che dovrà presentare alla prossima assemblea di Mediobanca, da tradizione in calendario il 28 ottobre. Giovedì, il cda di Piazzetta Cuccia, in agenda per l’approvazione del bilancio, prenderà atto del successo dell’offerta e si presenterà dimissionario in assemblea.
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