Continua la mobilitazione dei lavoratori dell’ex Ilva: dopo quello di Genova è stato occupato anche lo stabilimento di Taranto. Proclamato lo sciopero a oltranza per chiedere il ritiro del piano del governo che secondo i sindacati mette a rischio il futuro dei lavoratori. Organizzati anche picchetti e blocchi stradali attorno alla fabbrica al grido: “Vergogna”!
Mercoledì notte a Genova gli operai hanno dormito in strada, al picchetto su via Cornigliano dove, dopo una giornata di sciopero, con occupazione della fabbrica, in tarda serata è arrivata anche la visita della sindaca di Genova Silvia Salis, che in mattinata aveva scritto al ministro delle Imprese Urso per chiedere la convocazione di un tavolo urgente sulla vertenza genovese.
Il governo ha annunciato che nel pomeriggio esaminerà in cdm un decreto legge con misure urgenti per assicurare la continuità operativa degli stabilimenti. Intanto Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, su richiesta delle organizzazioni sindacali e degli enti locali, ha convocato per venerdì 28 novembre un incontro sul futuro degli stabilimenti del Nord Italia dell’ex Ilva.
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