Nel nuovo filone dell’inchiesta della Gdf sulla gestione urbanistica la Procura di Milano ha chiesto anche la custodia cautelare in carcere per Manfredi Catella. A cui gli investigatori hanno notificato l’atto mentre stava per partire in aereo per un viaggio programmato. Sulle sei richieste di custodia cautelare, due per i domiciliari, tra cui quella per l’assessore Giancarlo Tancredi, e quattro per il carcere, tra cui quella per Catella, dovrà decidere il gip Mattia Fiorentini dopo gli interrogatori preventivi fissati per il 23 luglio prossimo. La Procura, diretta da Marcello Viola, sta indagando da quasi tre anni su tutta la gestione urbanistica di Milano e su decine di progetti immobiliari. Numerosi i fascicoli aperti in questi anni, alcuni dei quali già arrivati in udienza preliminare o a processo, soprattutto per i casi di nuove realizzazioni che sarebbero state spacciate per ristrutturazioni, senza i necessari piani attuativi nelle zone interessate.
“La trasparenza e la legalità sono fondanti per il nostro gruppo e per tutti noi, e avremo modo di affermarlo con determinazione anche in questa circostanza”, fa sapere Manfredi Catella in una nota. “In data odierna – prosegue il comunicato – abbiamo ricevuto una notifica del Tribunale di Milano per informarci dell’indagine in corso relativamente a un incarico progettuale affidato in passato dalla nostra società all’architetto Scandurra. Dato il ruolo dell’architetto anche come membro della commissione paesaggistica del Comune di Milano fino al 2024, viene prospettata l’ipotesi che l’incarico professionale affidato possa avere influenzato la condotta del professionista nella commissione in merito ai progetti promossi dalla nostra società”. Quindi, conclude la nota, “abbiamo provveduto tempestivamente a fornire quanto ci è stato sinora richiesto e a svolgere le verifiche interne per confermare la regolarità in
merito, che avremo modo di rappresentare con chiarezza nella sede giudiziaria”.
Ma chi è Catella? Di certo, è stato il regista silenzioso della trasformazione urbana più ambiziosa d’Italia nel cuore della nuova Milano verticale, tra i grattacieli di Porta Nuova e i giardini della Biblioteca degli Alberi. Nato a Livorno nel 1968 da una famiglia di origini siciliane, si è laureato in Economia all’Università Cattolica di Milano e poi ha proseguito gli studi al Politecnico di Torino e alla London Business School, specializzandosi in pianificazione territoriale e real estate. Dopo un’esperienza a Parigi e a Chicago, dove ha lavorato in finanza, nel 2001 ha preso la guida di Hines Italia diventando diventa l’artefice del progetto Porta Nuova, un piano da oltre 2 miliardi di euro che ha ridisegnato lo skyline milanese con edifici iconici, spazi pubblici all’avanguardia e una nuova centralità urbana. Un progetto che non solo ha rilanciato l’immagine internazionale di Milano, ma ha anche creato un modello replicabile di rigenerazione urbana sostenibile.
Nel 2015, con un’operazione audace, rileva la maggioranza di Hines Italia e fonda COIMA SGR, di cui oggi è ceo. Sotto la sua guida, Coima gestisce oltre 10 miliardi di euro in fondi immobiliari e si afferma come leader nel settore del real estate sostenibile, puntando su criteri ESG e innovazione ambientale. È presidente della Fondazione Riccardo Catella, dedicata al padre Riccardo scomparso nel 2005, e impegnata nel promuovere una cultura urbana partecipata e sostenibile. Il suo lavoro ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui premi come la “Pentola d’Oro” e “Una vita per Milano”.
L’ultimo grande affare lo ha messo a segno un mese fa con Coima: ha finalizzato un accordo con gli istituti di credito per l’acquisto del 100% del debito pregresso dello storico Grand Hotel des Bains del Lido di Venezia che tornerà a nuova vita grazie anche al finanziamento degli emiratini di Eagle Hills.
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