Le iniziative a tutela della moda italiana, sotto attacco sul fronte interno e internazionale, sono state al centro di tre distinti confronti telefonici che il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha avuto oggi 11 ottobre con il presidente di Confindustria Moda, Luca Sburlati, con il presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Carlo Capasa, e con il presidente di Fondazione Altagamma, Matteo Lunelli.
“La reputazione dei nostri brand, costruita nel tempo come sinonimo di qualità e saper fare italiano, è oggi sotto attacco, sia sul fronte interno che internazionale. Dobbiamo contrastare subito questa duplice grave minaccia, garantendo la piena legalità della nostra filiera produttiva e, nel contempo, fermando l’ondata dell’ultra fast fashion che monta anche quale effetto indiretto dei dazi americani sui prodotti cinesi”, ha dichiarato Urso. Sottolineando che “l’Italia non può permettersi di disperdere questo patrimonio di eccellenza, creatività e occupazione, orgoglio del Made in Italy nel mondo”.
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Per questo il governo è al lavoro, insieme con tutti gli attori del comparto, “per realizzare immediati interventi legislativi che possano anche meglio contrastare il fenomeno del caporalato, accrescendo il valore del vero Made in Italy”, ha aggiunto il ministro.
Che poi ha annunciato la convocazione di un tavolo urgente per il prossimo mercoledì 15 ottobre con Sburlati, Capasa e Lunelli, insieme ai presidenti di Confartigianato Moda e di CNA Moda.
L’incontro servirà a definire le misure per la tutela della reputazione del Made in Italy e per contrastare l’invasione dei prodotti del fast fashion, oltre che a fare il punto sulle ulteriori iniziative in vista del Tavolo della Moda, già fissato per il prossimo 17 novembre.
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