Si chiama MyClubPass ed è il nuovo abbonamento di Dazn. Consente di vedere tutte le partite di Serie A della sola squadra del cuore a 27 euro al mese. Il problema? Costa appena 30 euro in meno rispetto al piano che offre l’intero campionato. L’offerta è riservata ai nuovi clienti senza un abbonamento attivo ed è disponibile fino al 31 agosto.
Il malcontento nasce proprio da questa differenza minima, che ha scatenato le polemiche sui social. A intervenire anche il Codacons, che in una nota ha denunciato “l’inaccettabile immobilismo delle istituzioni di fronte a una piattaforma che da anni colleziona critiche, rincari e disservizi senza conseguenze concrete”. Il lancio ha un tempismo perfetto: coincide con l’avvio della nuova stagione di Serie A, che prenderà il via sabato 23 agosto. L’associazione chiede un’intervento dell’Agcom e dell’Antitrust per verificare la correttezza delle pratiche commerciali adottate dalla piattaforma.
Esistono due formule per attivare MyClubPass: il piano annuale con pagamento in un’unica soluzione che costa 329 euro e garantisce un anno di accesso, oppure il piano annuale con pagamento mensile a 29,99 euro al mese. Il problema è che, come fanno notare gli utenti, il piano completo, che permette di vedere tutta la serie A costa 34,99 euro al mese. Una differenza irrisoria.
“A 34,99 al mese guardi tutta la serie A, a 29,99 al mese guardi solo le partite della tua squadra… ma che offerta è?”, scrive un utente su X.
A 34,99 al mese guardi tutta la serie A, a 29,99 al mese guardi solo le partite della tua squadra… ma che offerta è? 🤷♂️🤦♂️
— Giuseppe (@GGiusepu) August 18, 2025
“Ancora una volta – dice il Codacons – si gioca sulla passione dei tifosi, sfruttandone l’attaccamento alla propria squadra senza fornire alcun significativo vantaggio economico. Ancora più incredibili le tempistiche studiate per l’adesione al piano: annunciate a soli 5 giorni dall’inizio del campionato e attivabile fino al 31 agosto. Il nuovo abbonamento di fatto esclude i vecchi clienti, vincolati da contratti già attivi e impossibilitati a migrare verso la nuova formula”.
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