Sono poco più di due anni che si parla di intelligenza artificiale (IA) e oggi si dà spesso per scostati scenari che solo poco tempo fa ci sembravano fantascienza. Come l’Industrial Copilot, il primo prodotto di intelligenza artificiale generativa per l’ingegneria industriale, che funziona appunto come una sorta di copilota per guidare in maniera più efficiente l’attività in azienda. Nato dalla collaborazione strategica tra Siemens e Microsoft, questa innovazione potrà avere nuovi e importanti risvolti per il mercato italiano.
“Non ci troviamo di fronte a un cambiamento ma a un nuovo paradigma, come è stato in passato l’arrivo del mobile o di internet. Una grande rivoluzione che può impattare tutte le aziende”, ha sottolineato Vincenzo Esposito, ceo di Microsoft Italia, ricordando che l’IA generativa può creare 312 miliardi di Pil aggiuntivo per l’Italia. Sostanzialmente quello che fa la Lombardia.
Il copilota IA, un alleato in azienda
Basato sulla piattaforma digitale Siemens e arricchito dai modelli di linguaggio di Microsoft, l’Industrial Copilot è una interfaccia che permette di dialogare con l’intelligenza artificiale. Una sorta di assistente che aiuta a gestire il lavoro in maniera più efficiente. Se all’inizio questo copilota svolgeva alcuni compiti, ora è un vero e proprio collaboratore che esegue comandi tematici complessi e specifici. Le sue capacità sono in continua evoluzione e si possono customizzare, vale a dire adattare a diversi ambiti aziendali. Il tutto con importanti garanzie in termini di sicurezza, privacy e compliance con le normative europee. “Immaginatevi le potenzialità di questo strumento a servizio delle imprese – continua Esposito – è un volano di ricchezza”.
Il caso Danieli Automation
E così dalle parole ai fatti, l’Industrial Copilot è entrato in Danieli Automation. L’azienda, specializzata in soluzioni di automazione e controllo per impianti siderurgici, è stata infatti la prima grande impresa italiana a sperimentare e adottare questa tecnologia. “Ha consentito di semplificare e accelerare l’attività di progettazione, migliorare la qualità e abilitare quel processo di formazione continua dei tecnici – ha raccontato Stefano Martinis, ceo di Danieli Automation – Il tutto nel rispetto dei requisiti di sicurezza informatica e di riservatezza”. Tra le attività: supporta gli ingegneri a ridurre il tempo, il carico di lavoro e la probabilità di errori. Attraverso un linguaggio semplice, naturale e intuitivo.
Prova superata a pieni voti, insomma. “Industrial Copilot ci consentirà di sfruttare al meglio la crescente quantità di dati disponibili in fabbrica e porterà la collaborazione uomo-macchina a un livello superiore, dando impulso all’innovazione e aumentando in modo significativo la competenza ed efficienza dei nostri progettisti. Vantaggi che si rifletteranno sulle realtà con cui collaboriamo e che fanno leva sulla nostra consulenza e sulle nostre soluzioni per la progettazione e realizzazione di impianti per la lavorazione dei metalli. In questo modo intendiamo contribuire alla trasformazione digitale dell’intero comparto”, ha continuato Martinis.
La sfida per le imprese italiane
Ora la grande sfida è introdurre e diffondere tecnologie avanzate di intelligenza artificiale generativa nei processi produttivi delle fabbriche italiane al fine di rafforzare la loro competitività sul mercato globale. La tecnologia è infatti accessibile alle aziende di qualsiasi dimensione, dalle grandi alle medie e alle più piccole, a un costo che viene definito “democratico”. Un investimento in ricerca e sviluppo che promette di migliorare la qualità e la produttività a lungo termine, adattandosi alle diverse esigenze specifiche. “Siemens Industrial Copilot sta portando l’intelligenza artificiale nella smart factory e, in futuro, diventerà una parte indispensabile del processo di progettazione”, ha concluso Floriano Masoero, ceo e presidente di Siemens Italia. L’obiettivo è “aiutare le realtà locali a beneficiare di maggiore produttività ed efficienza consentendo di diventare più resilienti, competitivi e sostenibili”.
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