Al Museo Ferroviario di Pietrarsa, a Napoli, si è svolto lo scorso 14 novembre un importante convegno sulle telecomunicazioni ferroviarie con la partecipazione delle aziende leader nel comparto e delle istituzioni. L’evento, organizzato da Brian and partners insieme al Cifi (Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani), è stato il teatro di un confronto approfondito sulle prospettive del Future Railway Mobile Communication System (Frmcs), lo standard europeo destinato a sostituire il Gsm-R e a rappresentare la dorsale digitale delle ferrovie del futuro.
“Lo standard Frmcs – ha dichiarato Andrea Bricchi, Ceo di Brian and partners – è una delle trasformazioni più importanti degli ultimi vent’anni. Non si tratta di un semplice upgrade tecnologico, ma di una revisione strutturale dell’intero ecosistema ferroviario”. Le applicazioni abilitate dal nuovo sistema – dall’Ertms/Etcs di nuova generazione all’Automatic Train Operation, fino alla manutenzione predittiva – aprono scenari completamente nuovi per un’infrastruttura più efficiente, sostenibile e interoperabile.
Particolarmente rilevante, nel confronto europeo, è la posizione dell’Italia: il nostro Paese è l’unico ad aver risposto alla Commissione Ue dichiarandosi open to all options (aperto a tutte le opzioni) sul modello di rete da adottare. Una visione tecnologicamente neutrale e pragmatica, che apre a possibili integrazioni tra rete proprietaria, infrastrutture condivise e collaborazioni con operatori mobili commerciali. Un approccio che può accelerare la diffusione dello standard e creare sinergie industriali significative.
L’Italia si distingue inoltre per l’obiettivo della copertura Frmcs al 100% dell’infrastruttura ferroviaria esistente, un traguardo che implica una vera digitalizzazione del territorio ferroviario e che abilita interoperabilità totale e nuove applicazioni basate su dati, IA e gestione integrata del traffico.
La strategia nazionale prevede poi una migrazione coordinata tra bordo e terra, con soluzioni dual-mode in cui Gsm-R e Frmcs coesisteranno per garantire la continuità dei servizi durante la fase di transizione, in collaborazione con Era (l’Agenzia ferroviaria europea) per l’armonizzazione dei sistemi. “L’Italia è oggi uno dei Paesi più preparati e proattivi – ha concluso Bricchi – e quanto emerso a Napoli lo conferma: siamo al punto di partenza di una rivoluzione copernicana per le telecomunicazioni ferroviarie”.
© Riproduzione riservata