“Sono europeista convinto. Però, purtroppo, per come si sta comportando, questa Europa non serve alle imprese europee e italiane. Stiamo distruggendo l’industria di base del continente europeo”, ha avvertito il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, intervenendo alla conferenza nazionale dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese “Per poter essere forti e fare i nostri prodotti abbiamo bisogno di non deindustrializzare la nostra Europa e soprattutto la nostra Italia”, avverte il leader degli industriali: “Abbiamo bisogno con la sana politica di combattere quei burocrati che tornano indietro sulle scelte fatte. Vedo Antonio D’Amato, siamo preoccupati sul packaging, e sull’acciaio. Noi abbiamo bisogno di combattere quei burocrati che stanno fermando la crescita dell’Europa”.
“Se noi cancellassimo l’industria europea, vuol dire l’1,5% di emissioni. L’Europa oggi emette il 6%. Cancelliamo tutta l’industria europea è l’1,5%”, dice Orsini sottolineando anche: “Sono uno che tiene all’ambiente, ma dobbiamo far capire a chi comunque scrive quelle regole che tutti i giorni ci mettono in difficoltà che, quelle regole, o noi le scardiniamo oppure purtroppo i risultati che noi vogliamo ottenere non riusciremo a ottenerli. Su questo dobbiamo essere certi”.
Il presidente degli industriali ha poi “benedetto” la manovra. “La finanziaria va nella giusta direzione, perché per essere competitivi dobbiamo fare investimenti e quindi questa è la via. Noi siamo ben contenti di fare investimenti, di aiutare le nostre imprese. Abbiamo sempre dimostrato che la capacità di saper portare avanti i nostri prodotti è fondamentale perché il madein Italy è apprezzato”, ha aggiunto.
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