Tra le aziende energetiche iscritte a Confindustria è tornato il sereno. Qualche mese fa avevamo raccontato del conflitto tra grandi produttori di energia e grandi aziende energivore, tra cui le grosse acciaierie. Ebbene, le due fazioni che coabitano nell’associazione sarebbero giunte a una sorta di armistizio. Basta leggere le parole di Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, patron di Duferco e consigliere del presidente dell’associazione, che ha confermato pochi giorni fa a margine di un convegno come le relazioni tra energivori e grandi produttori di elettricità stiano tornando sui binari della costruttività.
«Rispetto a un mese e mezzo fa, il clima è fortemente cambiato», ha spiegato Gozzi al periodico specializzato Staffetta Quotidiana. «Prima c’era incomunicabilità tra produttori e consumatori», ora «le interlocuzioni sono solo tra le associazioni aderenti a Confindustria, ma devo dire che Enel ha contribuito a rasserenare il clima». Il piano di viale dell’Astronomia per ridurre i prezzi dell’energia, ha aggiunto Gozzi, «funziona in più fasi: non c’è solo l’idroelettrico ma anche, per esempio, i Cfd volontari (i contratti per differenza che mirano a stabilizzare i prezzi dell’energia, ndr) sulle rinnovabili arrivate a fine incentivo».
Era ora, si sussurra nei corridoi di Viale dell’Astronomia.
Di certo, come aveva rivelato Moneta, negli ultimi mesi – e nel bel mezzo di una crisi energetica scatenata dagli effetti della guerra in Ucraina – si sono consumate frizioni tra produttori e grandi consumatori che avevano creato qualche grattacapo al presidente Emanuele Orsini e fatto storcere il naso ad altri associati. A lanciare la prima stoccata pubblica era stato proprio Gozzi che lo scorso 27 febbraio sul sito ligure Piazzalevante.it aveva firmato un editoriale per contestare i grandi produttori, accusati di non ascoltare le proposte degli industriali. Nel mirino di Gozzi era finita Elettricità Futura, la principale associazione confindustriale del mondo elettrico italiano. Che sembrerebbe d’accordo sulla proposta di Confindustria di cedere, in cambio del rinnovo delle concessioni idroelettriche, parte dell’energia prodotta agli energivori a prezzi calmierati.
Nei giorni scorsi lo stesso numero uno degli industriali, Orsini, ha sgombrato il campo dalle polemiche e a chi gli chiedeva di possibili contrasti o scissioni interne ha risposto: «Non ho nessuna notizia di questo, anzi. Noi abbiamo avuto una bellissima riunione quasi tre settimane fa con il gruppo Enel».
Insomma, adesso – con buona pace di chi ha ancora interesse a soffiare sul fuoco – il cielo si sarebbe rasserenato.
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