Il prossimo 15 settembre è fissata in agenda l’assemblea dei soci per il rinnovo del cda di Banca Popolare di Sondrio.
Bper Banca, titolare di una quota pari all’80,69% del capitale dopo l’Ops conclusasi un mese fa, ha pubblicato le proprie liste di candidati per l’elezione di cinque amministratori con scadenza in occasione dell’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025. In tutto sono tre. E in nessuna compare Mario Alberto Pedranzini, storico consigliere delegato dell’istituto valtellinese.
Il rinnovo del board di Pop Sondrio arriva dopo la riunione dello scorso 5 agosto quando, preso atto del fatto che alla luce dei risultati dell’offerta pubblica di acquisto e scambio promossa da Bper Banca, tutti i consiglieri, ad eccezione del vicepresidente Lino Enrico Stoppani, avevano manifestato la loro intenzione di rimettere il mandato nelle mani di Bper, rassegnando le dimissioni dalle proprie cariche.
Andrea Casini proposto per la presidenza
La lista numero 1 è composta da Gabriele Beni, indipendente; Annamaria Massimetti; Silvia Stefini, indipendente; Cristiano Cincotti, indipendente e Simone Marcucci. La lista numero 2, per l’elezione di cinque amministratori con scadenza in occasione dell’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026, è composta da Andrea Casini, indipendente, candidato alla presidenza; il manager è stato co-ceo commercial banking Italy di Unicredit. Con lui anche Elvio Sonnino, Séverine Mélissa Harmine Neervoort, indipendente e Maria Chiara Malaguti, indipendente. Il quinto nome è quello di Pierluigi Molla, presidente dell’istituto Valtellinese, nominato lo scorso maggio in occasione del rinnovo della governance. La lista numero 3, per l’elezione di cinque amministratori con scadenza in occasione dell’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2027, è infine composta da: Giuseppe Recchi, indipendente, già presidente esecutivo di Tim, presidente di Eni fino al 2014 e consigliere di UnipolSai Assicurazioni. In lista con lui anche Alessandra Ruzzu, indipendente; Elena Conforti; Roberto Giay e Stefano Vittorio Kuhn.
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