Poste Italiane “imbuca” il primo semestre del 2025 con numeri da primato, sostenuti da una crescita robusta in tutte le linee di business. I ricavi consolidati del gruppo guidato dal ceo Matteo Del Fante hanno raggiunto quota 6,5 miliardi di euro, in aumento del 4,8% rispetto allo stesso periodo del 2024. A trainare la crescita è stato un mix di fattori: la crescita nei pacchi (+11% nel semestre), nei servizi finanziari (+5,7%), in quelli assicurativi (+9,5%) e nel comparto Postepay (+5,4%). Il risultato ha consentito all’azienda di rivedere al rialzo le proprie previsioni per l’anno in corso-
Nel dettaglio, il margine operativo (Ebit adjusted) è salito a 1,7 miliardi di euro, con un incremento dell’11,5%, grazie a una combinazione di maggiori volumi, razionalizzazione dei costi e performance operative efficienti. L’utile netto si è attestato a 1,2 miliardi, in crescita del 14% su base annua. Fondamentale anche il contributo del margine di interesse, che ha toccato livelli record nel trimestre, sostenuto da una giacenza media più alta sui depositi e da un costo della raccolta contenuto.
Nel secondo trimestre sono stati consegnati 82 milioni di pacchi, in aumento del 13,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La logistica, un tempo anello debole della catena, si conferma ormai uno dei motori della redditività. Anche i servizi legati a Postepay continuano a macinare risultati, spinti dalla crescita dei pagamenti digitali e, sempre di più, dal comparto energia, che ha raggiunto ormai i 900mila clienti.
“L’anno sta procedendo molto bene, con numeri che riflettono una posizione solida in tutti i settori, evidenziata da una crescita dei ricavi e della redditività nel primo semestre senza precedenti”, ha dichiarato Del Fante, spiegando che “si tratta del miglior primo semestre dalla nostra quotazione in Borsa risalente al 2015”. La strategia di diversificazione del Gruppo – ha quindi rimarcato il top manager – “è indubbiamente il pilastro sul quale abbiamo costruito l’eccezionale performance di questi ultimi otto anni, a cui abbiamo affiancato il nostro focus capace di garantire un’esecuzione disciplinata”. E ancora: “Restiamo fermamente orientati a generare valore sostenibile nel lungo termine per tutti i nostri stakeholder“.
Anche dal punto di vista patrimoniale il gruppo mostra una solidità invidiabile. BancoPosta ha chiuso il semestre con un Total Capital Ratio del 22,7%, mentre il Solvency II Ratio di Poste Vita si attesta al 315%, garantendo al gruppo ampie leve di flessibilità finanziaria.
Forte di questi risultati, il management ha deciso di rivedere al rialzo la guidance per l’intero esercizio 2025: l’Ebit adjusted è atteso ora a 3,2 miliardi di euro (contro i 3,1 precedentemente stimati), mentre l’utile netto è previsto a 2,2 miliardi (da 2,1).
“La solida performance a partire dall’inizio dell’anno ci consente di rivedere al rialzo la nostra guidance per l’intero esercizio 2025. Abbiamo deciso di aumentare la guidance del risultato operativo adjusted per il 2025 da 3,1 miliardi a 3,2 miliardi di euro e la guidance sull’utile netto da 2,1 miliardi a 2,2 miliardi, con una maggiore remunerazione per gli azionisti in linea con la nostra politica dei dividendi basata su un payout ratio“, ha affermato al riguardo lo stesso Del Fante.
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