Una prima parte dell’anno positiva per il Gruppo Prada che archivia il primo semestre con vendite in aumento del 10%, soprattutto grazie al marchio Miu Miu, e una crescita in tutte le aree geografiche. “Chiudiamo questi primi sei mesi con un secondo trimestre solido che si è aggiunto a un buon inizio d’anno. – ha commentato l’amministratore delegato Andrea Guerra – Dobbiamo questi risultati alla rilevanza dei nostri marchi, alla loro creatività e abilità di anticipare e interpretare la contemporaneità. Nel periodo, Prada ha dimostrato stabilità di fronte a dinamiche di settore molto sfidanti e a una base di confronto elevata; Miu Miu ha proseguito un percorso di crescita sostenibile”.
Nel I semestre ricavi su del 9% e margini solidi, corre Miu Miu
Il gruppo Prada nel semestre ha registrato ricavi per 2.740 milioni in aumento del 9% a cambi costanti (+8% a cambi correnti) con vendite retail salite del 10% a 2.453 milioni. A sostenere la crescita è stata soprattutto la buona performance del marchio Miu Miu che ha continuato a correre: nei sei mesi +49% e +40% nel solo secondo trimestre. Il risultato operativo rettificato è stato pari 619 milioni (da 575 milioni), mentre l’utile netto si è attestato a 386 milioni dai 383 milioni dell’anno prima.
“Questa performance di qualità è stata raggiunta in un contesto sfidante, che difficilmente trova precedenti nel nostro settore”, ha sottolineato Patrizio Bertelli, presidente e amministratore esecutivo del Gruppo Prada.
Crescita in tutti i mercati, boom in Medio Oriente
Il Gruppo Prada cresce in tutti i mercati. In Europa ha evidenziato un aumento delle vendite del 9% a 728 milioni (+7% a cambi correnti) col secondo trimestre che ha risentito di minori flussi turistici su una base di confronto sfidante pluriennale, mentre la domanda locale è rimasta stabile. Aumento del 10% in Asia Pacifico, nonostante la debolezza del Giappone, mentre le vendite nei negozi Oltreoceano hanno registrato una progressione del 12% con un miglioramento nel secondo trimestre, supportato da domanda locale e dal turismo. Ma l’aumento maggiore si è visto in Medio Oriente con un +26%.
Closing acquisizione Versace nei prossimi mesi
L’acquisizione del 100% di Versace da Capri Holdings per 1,25 miliardi di euro, annunciata lo scorso aprile, si concluderà nel corso del secondo semestre del 2025, come previsto. L’operazione “rimane subordinata alle consuete condizioni, incluso l’ottenimento delle necessarie approvazioni regolamentari”, ricorda il gruppo nella nota stampa.
Guerra: guardiamo avanti, pur restando vigili e pronti a reagire
Alla luce di questi risultati, il Gruppo Prada guarda al futuro con ottimismo, pur consapevole di un quadro economico turbolento nel breve termine. “Guardando avanti, pur rimanendo vigili e pronti a reagire, proseguiamo con la nostra strategia e manteniamo la nostra ambizione di generare una crescita solida, sostenibile e superiore alla media di mercato“.
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