Le stime di Stellantis per la seconda metà dell’anno e la zavorra dazi da 1,5 miliardi fanno inciampare oggi il titolo in Piazza Affari. Dopo essere scivolato in avvio fino a oltre -4%, il titolo segna a metà mattinata una flessione del 2,5 per cento circa a 8,07 euro.
Dopo aver chiuso il primo semestre in perdita per 2,3 miliardi, Stellantis oggi ha annunciato la guidance per la restante parte dell’anno, che ha deluso gli investitori soprattutto sul fronte margini e flussi di cassa. La casa automobilistica presieduta da John Elkann punta a una graduale ripresa dopo un primo semestre difficile e indica ricavi in aumento, redditività “low single digit” (tipicamente significa in crescita tra l’1 e il 3%) e flussi di cassa industriali migliorati nel secondo semestre dell’anno rispetto ai primi sei mesi dell’anno, quando ha bruciato liquidità per 3 miliardi di euro.
Le stime diffuse oggi si basano sulle norme tariffarie/commerciali in essere ad oggi e Stellantis stima un impatto tariffario complessivo di circa 1,5 miliardi nell’anno, inclusi 300 milioni di euro sostenuti nella prima metà dell’anno.
Il nuovo ad Filosa: “Atteggiamento realistico, risolveremo ciò che non funziona”
In attesa della conference call in programma alle 14, il nuovo ceo Antonio Filosa ha rimarcato “la ferma convinzione che risolveremo ciò che non funziona in Stellantis, capitalizzando su tutto ciò che invece funziona, partendo proprio dalla forza, dall’energia e dalle idee delle nostre persone, insieme ai fantastici nuovi prodotti che stiamo portando sul mercato”.
“Il 2025 si sta rivelando un anno caratterizzato da difficoltà – aggiunge il successore di Tavares – ma anche da graduali miglioramenti. Confrontando il primo semestre del 2025 con il secondo semestre del 2024, sono evidenti i segnali di progresso, sotto forma di migliori volumi, ricavi netti e AOI, nonostante l’intensificarsi delle difficoltà esterne. Il nostro nuovo leadership team, pur mantenendo un atteggiamento realista rispetto alle sfide che ci attendono, continuerà a prendere le decisioni difficili necessarie per ristabilire una crescita redditizia e risultati significativamente migliori”.
Il gruppo ha annunciato l’arrivo sul mercato di 10 nuovi modelli quest’anno.
Ecco cosa non convince gli analisti
A far sbandare il titolo è, come detto, la debole guidance. Secondo Equita a non convincere è l’attesa di margini operativi “low-single digit” rispetto al 5,9% a 4,7 miliardi del consensus. Dello stesso avviso Banca Akros: “Stimiamo che la guida implichi un ebit rettificato di circa 2 miliardi nella seconda metà dell’anno e di circa 2,5 miliardi per l’intero 2025 rispetto all’attuale consenso di 4,2 miliardi”. Sul flusso di cassa in miglioramento gli operatori aspettano qualche indicazione più puntuale per capire se è stimato tornare in positivo rispetto ai 3 miliardi bruciati nel primo semestre o solo in miglioramento.
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