Un secondo trimestre da incorniciare per Xiaomi, che registra utili in forte crescita, un fatturato record e un’accelerazione nel promettente business dei veicoli elettrici. Il colosso tecnologico cinese, con sede a Pechino e terzo produttore mondiale di smartphone, ha superato le attese del mercato registrando un balzo del 30% nei ricavi, che hanno toccato quota 115,96 miliardi di yuan (circa 13,8 miliardi di euro). Ma non sono più solo gli smartphone a trainare i conti: a sorprendere è soprattutto la divisione Internet-of-Things (AIoT) e la rapida ascesa nel settore automotive, dove Xiaomi sta già giocando un ruolo da protagonista.
Fatturato da record
Nel dettaglio, il segmento smartphone e AIoT ha generato un fatturato di 94,7 miliardi di yuan, in crescita del 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ancora più significativa è la performance delle “nuove iniziative”, che comprendono veicoli elettrici e intelligenza artificiale: 21,3 miliardi di yuan di ricavi, un massimo storico.
L’utile netto del gruppo è più che raddoppiato, arrivando a 11,90 miliardi di yuan. Escludendo le voci straordinarie, l’utile netto rettificato ha toccato i 10,8 miliardi di yuan (circa 1,3 miliardi di euro), con un incremento del 75,4% su base annua.
Smartphone: leadership globale consolidata
Le spedizioni di smartphone nel trimestre hanno raggiunto 42,4 milioni di unità, con una crescita dello 0,6% rispetto all’anno precedente. Si tratta dell’ottavo trimestre consecutivo di aumento (anche se lieve), segno della solidità del brand nel tempo. Xiaomi ha conquistato la vetta del mercato nel Sud-Est asiatico ed è salita al secondo posto in Europa per numero di spedizioni. A livello globale, la società mantiene il terzo posto, con una quota di mercato del 14,7%, secondo i dati di Canalys.
Auto elettriche: la nuova frontiera
Ma è sul fronte dei veicoli elettrici che Xiaomi sta accelerando più rapidamente. Nel secondo trimestre, il business EV ha generato ricavi per 20,6 miliardi di yuan, in salita rispetto ai 18,1 miliardi del primo trimestre. Le consegne tra aprile e giugno hanno raggiunto quota 81.302 unità, superando le 75.869 auto SU7 distribuite nei primi tre mesi dell’anno. Il secondo modello dell’azienda, la YU7, è stato lanciato solo a fine giugno, con le prime consegne avviate a luglio: l’impatto sui conti si vedrà nei prossimi trimestri.
Dal debutto nel settore, avvenuto nel marzo 2024, Xiaomi ha già venduto 300.000 veicoli elettrici. Una partenza sprint, sostenuta anche da ingenti investimenti in ricerca e sviluppo, saliti del 41,2% su base annua a 7,8 miliardi di yuan. Il personale R&D ha raggiunto un nuovo picco: oltre 22.600 dipendenti al 30 giugno 2025.
Obiettivo Europa
La prossima tappa è chiara: conquistare le strade europee. Durante la conference call con gli investitori, il presidente Lu Weibing ha annunciato che Xiaomi inizierà a vendere i propri veicoli elettrici in Europa a partire dal 2027. Una scelta strategica: “L’Europa è il mercato più difficile al di fuori della Cina”, ha dichiarato il manager, sottolineando che è proprio per questo che il gruppo ha deciso di iniziare da qui la propria espansione globale.
Non è stato ancora specificato quale modello sarà il primo ad arrivare sul mercato europeo, ma l’intenzione è chiara: Xiaomi vuole seguire le orme di altri big dell’auto cinese, come Byd e Xpeng, che stanno rapidamente guadagnando terreno nel Vecchio Continente. A testimonianza di questo trend, ad aprile Byd ha superato Tesla nelle vendite di veicoli a batteria in Europa.
Con un mix di innovazione tecnologica, prezzi competitivi e visione globale, Xiaomi si prepara a scrivere una nuova pagina della sua storia. E questa volta, non riguarda solo gli smartphone.
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