Giungono buone notizie per gli istituti di credito italiani. Nella giornata di ieri, l’agenzia di rating Moody’s ha modificato la valutazione del merito di credito di 16 banche italiane, in scia alla revisione da “stabile” a “positivo” del rating sull’Italia e al miglioramento delle condizioni operative che hanno portato a un innalzamento del profilo macro del nostro Paese da “Strong-” a “Strong”(forte).
Il giudizio di Moody’s sulle banche italiane
Tra le azioni intraprese da Moody’s figurano il rialzo da “ba2” a “ba1” del rating bca (baseline credit assessment) di Mps, Bnl, Banca Sella Holding e Banca Sella spa, da Ba1 a Baa3 di quello del Credit Agricole Italia, di Mediocredito Trentino-Alto Adige e il miglioramento a “positivo” dell’outlook di UniCredit, Intesa Sanpaolo, Banco Bpm, Bper Banca, Mediobanca, Credem, CC Raiffeisen, Bnl, Credit Agricole Italia, Credit Agricole Auto Bank, Cdp e Invitalia.
“Abbiamo aumentato il profilo macroeconomico dell’Italia da “‘Forte-” a “Forte” per riflettere un contesto operativo sempre più favorevole e migliori condizioni di credito e finanziamento, che stanno esercitando un impatto positivo sui profili di credito individuali delle banche italiane”, rileva Moody’s.
I nostri istituti, prosegue, “operano in un’economia ampia e diversificata, con elevati livelli di ricchezza finanziaria e livelli moderati di debito del settore privato” mentre le condizioni di finanziamento “sono migliorate negli ultimi anni, beneficiando della riduzione della volatilità e dei rendimenti nel mercato italiano della raccolta all’ingrosso” nonché di “una base di depositi ampia e stabile”, tra i fattori che hanno permesso nel 2024 il rimborso integrale dei prestiti Tltro “senza alcun impatto significativo sui profili di finanziamento e liquidità delle banche”.
© Riproduzione riservata