Negli Stati Uniti torna al corsa alle miniere d’oro, che sia per riaprire quelle abbandonate o di scoprire nuovi filoni. A scatenare la febbre per il metallo giallo quotazioni che continuano ad aggiornare i massimi storici ben oltre i 3mila dollari l’oncia.
L’atmosfera potrebbe ricordare quella di zio Paperone nei fumetti di Walt Disney, ma la caccia alla pepita è concreta e coinvolge gruppi importanti.
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L’ultima in ordine di tempo, ha raccontato l’emittente americana Cbs, ha coinvolto il Dakota del Sud messo nel mirino da diverse aziende per aprire nuove miniere, complice anche l’occhio benevolo di Donald Trump sulle concessioni, così da aumentare la produzione mineraria a stelle e strisce.
Per amor precisione la zona meta dei nuovi minatori sono le Black Hills, dove al momento è rimasta solamente una miniera in funzione.
Numerosi sono però appunto le richieste di nuovi giacimenti, a partire dal progetto del gruppo Dakota Gold per inaugurare una miniera a cielo aperto entro il 2029.
La promessa è quella di creare fino 250 posti di lavoro e di versare nelle casse dello Stato tasse per 400 milioni di dollari. A patto, però, di superare l’opposizione di ambientalisti e nativi americani.
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