Sono in arrivo le tredicesime, che spettano a tutti i lavoratori dipendenti sia a tempo indeterminato sia a tempo determinato, inclusi gli apprendisti e chi lavora part time.
L’assegno
Per conoscere l’importo è necessario moltiplicare la retribuzione mensile lorda per i mesi lavorati e dividere il risultato per 12. Il mese viene maturato con almeno 15 giorni di lavoro svolti. Per i pensionati invece l’importo corrisponde a mensilità in più del trattamento percepito. Per i lavoratori part time, così come per i lavoratori domestici come colf e badanti, il calcolo non avviene partendo soltanto dallo stipendio fisso, bensì dal compenso orario, che va rapportato al monte ore mensile stabilito dal contratto di riferimento.
Le date
Le date di erogazione della tredicesima variano. Nella Pa, verrà accreditata il 15 dicembre 2025, contestualmente alla retribuzione ordinaria del mese. La data rappresenta un’eccezione rispetto al resto dell’anno, poiché le buste paga degli altri mesi vengono liquidate abitualmente il 23. Nel settore privato, invece, il versamento dipende dai singoli contratti collettivi nazionali. In linea generale, tuttavia, la corresponsione della tredicesima avviene sempre prima di Natale. Nel corso del 2025 c’è chi potrà trovarsi la cifra accreditata fra il 10 e il 15 dicembre, mentre altri dovranno attendere un momento compreso tra il 15 e il 24 dicembre.
Le tasse
Non sono previste agevolazioni sulla tredicesima: l’assegno sarà assoggettato alla tassazione ordinaria. Rimarranno quindi applicate le attuali aliquote Irpef: 23% per redditi fino a 28 mila euro, 35% per quelli fino a 50 mila euro e 43% per importi superiori. Sull’importo non vengono applicate le detrazioni per lavoro o per carichi familiari.
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