A dicembre arriva la tredicesima, la mensilità che mette in moto consumi e Fisco. Quest’anno toccherà 16,3 milioni di pensionati e 19,7 milioni di lavoratori dipendenti, pubblici e privati, e sarà già quasi tutta impegnata entro il 24 dicembre. Una vera e propria iniezione di liquidità che arriva nel periodo più costoso dell’anno, tra bollette, tasse e regali di Natale.
La tredicesima non è una novità: nata nel 1937 come elargizione volontaria, nel dopoguerra si estese a tutti i settori e nel 1960 diventò un diritto sancito dalla legge e dai contratti collettivi. Da allora, ogni dicembre rappresenta un appuntamento fisso per milioni di italiani.
Tredicesima, chi ne ha diritto
Ne hanno diritto pensionati, beneficiari dell’assegno sociale e tutti i lavoratori con contratto subordinato, part time o full time. Basta aver maturato almeno una mensilità nell’anno solare. La tredicesima equivale a una mensilità della retribuzione ordinaria, comprensiva di minimo tabellare, contingenza, scatti di anzianità, superminimi e indennità contrattuali stabili, mentre restano esclusi straordinari, maggiorazioni per turni, ferie non godute e rimborsi occasionali. Ogni mese lavorato vale un dodicesimo, secondo la regola dei 15 giorni: se si lavora almeno metà mese, quel mese conta intero; altrimenti no.
Tredicesima, quando arriva
Il calendario è consolidato. I pensionati ricevono l’accredito il primo giorno bancabile di dicembre, quest’anno lunedì 1; i dipendenti pubblici il 15 dicembre, con lievi variazioni per NoiPA; i privati seguono le scelte delle aziende, in genere tra il 1 e il 24 dicembre, spesso con accredito separato dallo stipendio.
Quanto vale in termini concreti? La Cgia stima 59,3 miliardi di euro complessivi, di cui 14,5 miliardi vanno subito al Fisco. Confcommercio calcola un importo netto di 57,4 miliardi, ma 9,4 miliardi vengono assorbiti da tasse locali e canone Rai, lasciando in tasca agli italiani circa 49,9 miliardi, 2,4 miliardi in più rispetto al 2024. Solo un quinto della somma finirà in regali, circa 10,1 miliardi, il resto servirà a coprire spese correnti e arretrati.
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