In Italia gli animali domestici non sono solo compagni di vita, ma veri e propri membri della famiglia. Lo dimostra una cifra eloquente: 900 euro l’anno è la spesa media che gli italiani destinano alla cura di cani e gatti. Un dato emerso dall’Osservatorio Sanità di UniSalute in collaborazione con Nomisma, che accende i riflettori su un trend in continua crescita: l’interesse per le assicurazioni dedicate agli amici pelosi.
Quanto incide sul portafoglio
Tra alimenti specifici, giochi, accessori, farmaci e antiparassitari, ogni mese gli italiani spendono circa 75 euro per ciascun animale domestico. Una cifra che sale a oltre 100 euro per quasi un quarto dei proprietari. A guidare la classifica delle spese c’è la salute: ben 379 euro l’anno – quasi la metà del totale – sono destinati a cure veterinarie, integratori e prevenzione. D’altronde, il veterinario è una figura imprescindibile per l’86% degli animali, che viene portato in visita almeno una volta l’anno, spesso per controlli di routine (62%), vaccinazioni (53%) o semplici consigli (27%). Più rare, ma comunque presenti, le visite legate a patologie croniche (19%) o a interventi chirurgici (10%).
Polizze pet: da opzione a scelta consapevole
Con costi così importanti e una crescente attenzione alla salute degli animali, le assicurazioni pet stanno diventando sempre più popolari. Il 53% degli italiani conosce queste soluzioni assicurative, e il 22% ha già stipulato una polizza. Non solo: tra chi ha già fatto questa scelta, l’84% la consiglierebbe a parenti e amici. Anche tra i non assicurati, il vento sta cambiando: il 58% si dice pronto a prendere in considerazione una polizza nei prossimi 12 mesi.
Quanto siamo disposti a spendere?
La risposta è chiara: uno su due sarebbe disposto a investire tra i 100 e i 200 euro all’anno, mentre il 22% andrebbe anche oltre questa soglia. Ma cosa cercano davvero gli italiani da una polizza pet? In cima alla lista ci sono i rimborsi completi (47%) e le tariffe agevolate (38%), seguiti da servizi premium come l’assistenza veterinaria 24 ore su 24 (28%) e le visite a domicilio (21%).

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