Il nuovo anno arriva puntuale, carico di promesse e buoni propositi, ma per molti automobilisti porta anche una sorpresa poco gradita. Perché per circa un milione e mezzo di guidatori l’Rc auto sarà un raddoppio dei costi. Altro che ripartenza: per qualcuno, il 2026 inizia con il freno a mano tirato.
Per chi aumenterà l’Rc auto e di quanto
Il premio medio Rc auto si è stabilizzato nel corso dell’anno, ma rimane elevato in un confronto di medio periodo. L’Osservatorio assicurativo di Segugio.it registra a novembre un premio medio di 483,57 euro, in aumento del 3,4% su base annua e del 31,1% rispetto allo stesso mese del 2022.
Ma gli automobilisti che hanno causato un sinistro nel corso dell’ultimo anno vedranno il proprio premio assicurativo aumentare di circa il 94% al momento del rinnovo nel 2026. Si tratta del 4,4% degli automobilisti, vale a dire circa un milione e mezzo di italiani.
In termini geografici, fissato a 100 il valore medio italiano, la regione più virtuosa è il Molise (40,5) mentre quella con la frequenza sinistri più elevata è la Valle d’Aosta (130,9), seguita dalla Toscana (113,3) e dall’Emilia-Romagna (112,2).

Mentre in termini di fasce demografiche sono i giovani fino a 24 anni ad aver commesso più sinistri (155,1); la fascia d’età con il valore minore dell’indice è quella tra i 35 e i 44 anni (85,0).

In termini di professione, gli studenti fanno registrare il valore più elevato (117,3), seguiti dai pensionati (112,4) e dai dirigenti/funzionari (111,2); gli appartenenti alle forze armate sono risultati essere la categoria con la minor sinistrosità (70,2), seguiti dagli imprenditori (80,1) e dalle casalinghe (89,3)

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