L’auto elettrica o green, non tira. Praticamente tutta la politica europea dell’auto degli ultimi anni si fonda su aspettative totalmente fuori mercato e non è un caso che le vendite siano al palo. Chi compra un’auto infatti guarda in primis a sua maestà il prezzo.
Una necessità alla luce del fatto che il mercato negli anni è gravemente peggiorato per i piccoli portafogli. Quella del prezzo negli ultimi anni è diventata una esigenza.
Non è un segreto che il prezzo medio delle automobili nuove si sia alzato a dismisura. Nel 2019, infatti, l’auto più economica in Italia, la Dacia Sandero, partiva da soli 7.600 euro in allestimento base, mentre oggi la versione d’accesso parte da quasi il doppio, da quasi 14.000 euro, e resta ancora l’auto più economica nel nostro Paese.
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Non stupisce, dunque, che secondo l’istituto di ricerca mUp Research il 65,5% di chi acquista un auto lo fa per ragioni di listino, opzione indicata da 24,4 milioni di individui: parametro che raccoglie percentuali sostanzialmente identiche anche se si divide il campione fra acquirenti uomini (65,6%) e donne (65,4%), ma arriva a superare il 70% nella fascia di rispondenti con età compresa fra i 55 ed i 64 anni e nel Centro Italia (71,9%).
Dopo il prezzo si guarda al tipo di alimentazione (benzina, diesel, ibrida o elettrica). Se a livello nazionale questa è la motivazione indicata dal 48,6% dei rispondenti, è nelle fasce anagrafiche più alte che diventa criterio estremamente rilevante, arrivando a superare il 52% fra gli over 55. E anche qui si nasconde il fattore prezzo perché in base all’alimentazione cambiano le spese.
Al terzo posto troviamo i costi di gestione (manutenzione, prezzo RC auto, consumi…) indicati dal 38,6% del campione totale, ma addirittura dal 42% se isoliamo i soli rispondenti residenti nel Sud o nelle Isole e dal 44,5% tra i 45-54enni.
Appena fuori dal podio un altro parametro importante, soprattutto se ci si deve muovere fra vicoli e strade strette o, anche, se si deve parcheggiare in luoghi affollati: le dimensioni del veicolo. Più di un automobilista su quattro (27,9%) indica questa come ragione della scelta, ma probabilmente proprio per le motivazioni che abbiamo appena evidenziato, la percentuale sale al 30,4% nelle grandi città (dove spesso trovare un parcheggio è piuttosto complicato) e al 32,1% nei centri urbani con meno di 10.000 abitanti dove vicoli e strade strette mal si adattano alle grandi dimensioni di alcuni veicoli.
Tra uomini e donne, continua la ricerca commissionata da Facile.it, esiste una sostanziale uguaglianza, ad esempio, nel valutare la reputazione del brand come parametro per l’acquisto dell’auto (20,2% sia fra gli uomini sia fra le donne), ma i primi sono molto più interessati delle seconde alle prestazioni del veicolo (24,3% vs 20,4%) e all’estetica (19,8% vs 15,4%).
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