Piatto ricco per il settore degli smart glasses, trainato dal successo commerciale dei Ray-Ban Meta, sviluppati congiuntamente da Meta ed EssilorLuxottica: è iniziata una una nuova corsa tra i giganti tecnologici – da Apple e Samsung ad Amazon, Google e ByteDance – per definire la prossima interfaccia di consumo basata su intelligenza artificiale e realtà aumentata.
Come rivela un’analisi del Global Equity team di Algebris Investments, le spedizioni globali di smart glasses secondo le previsioni cresceranno da 2 milioni di unità nel 2024 a 10 milioni nel 2025, fino a circa 55 milioni entro il 2030, generando un mercato hardware stimato intorno ai 14 miliardi di dollari, con un tasso di crescita medio annuo di circa il 64%.
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“Il momentum è già visibile nei numeri”, spiegano gli analisti, “nel terzo trimestre 2025 EssilorLuxottica ha registrato ricavi record per circa 6,9 miliardi di euro (+11,7% anno su anno) con Ray-Ban Meta che ha contribuito per oltre 4 punti percentuali alla crescita complessiva. L’azienda sta accelerando i piani di capacità produttiva verso 10 milioni di unità annue, in anticipo rispetto alla tabella di marcia.
La Cina
La fase iniziale del ciclo è trainata dagli “AI glasses” – dispositivi leggeri, senza display, ottimizzati per fotocamera, audio e intelligenza artificiale integrata – mentre gli occhiali AR con lenti waveguide e micro-display dovrebbero affermarsi dopo il 2027. La catena di fornitura resta fortemente concentrata in Asia, con circa l’80% dei fornitori localizzati in Cina e un’integrazione verticale tra semiconduttori, ottiche, batterie e assemblaggio. Con l’attenuarsi dei colli di bottiglia legati a potenza e componentistica ottica, l’adozione si sta ampliando dai brand consumer (Meta, Xiaomi, Rokid) agli operatori enterprise (Microsoft, Lenovo), segnando l’inizio di una nuova era del computing connesso, centrato sulla lente.
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