Il cda di Mps ha deliberato di aumentare l’offerta per Mediobanca con una componente in contanti di 0,9 euro ad azione. Il rilancio in contanti costerà all’istituto guidato da Luigi Lovaglio circa 750 milioni di euro.
“Rimangono immutati gli obiettivi finanziari” della banca senese, “volti al mantenimento di una forte solidità patrimoniale e di una politica di dividendi ai massimi livelli nel settore, nella convinzione che l’impegno e i risultati attesi saranno apprezzati da tutti gli stakeholder”, si legge nella nota diffusa al mercato questa mattina. Nonostante il rilancio il Monte manterrà “una solida base di capitale” con un Cet1 pro-forma pari a circa il 16% e “una politica di dividendi sostenibile nel tempo con un pay-out ratio fino al 100% dell’utile”.
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Non solo. Mps ha anche comunicato di rinunciare alla condizione della soglia del 66,67% a cui era subordinata l’efficacia dell’offerta per Mediobanca. Confermata invece la soglia irrinunciabile del 35%. Il cda del Monte, viene aggiunto, “è fermamente convinto che l’incremento del corrispettivo rappresenti un’ulteriore e concreta testimonianza del valore industriale dell’operazione e dell’attenzione dell’offerente nei confronti del mercato, con l’obiettivo di massimizzare le adesioni all’offerta ed accelerare la creazione di valore”.
Per effetto del rilancio in contanti, che costerà a Mps circa 750 milioni di euro, la valorizzazione delle azioni di Mediobanca sale a 20,776 euro, pari alla somma del corrispettivo in azioni di 19,876 euro – sulla base della valorizzazione delle azioni Mps al 29 agosto – e del corrispettivo in denaro di 0,9 euro.
Il ritocco dell’Ops, che si trasforma in Opas, di fatto azzera lo sconto a cui trattava l’offerta del Monte in Borsa nelle ultime sedute. Riportando le lancette al momento del lancio dell’offerta, allo scorso gennaio, grazie al rilancio le azioni Mediobanca vengono valorizzate 16,334 euro l’una sulla base del valore del titolo Mps al 23 gennaio scorso e al netto del dividendo pagato dal Monte a maggio, con un premio dell’11,4% rispetto al valore di mercato di Mediobanca al 23 gennaio (15,227 euro).
Il controvalore monetario implicito complessivo dell’offerta, calcolato al momento del lancio, sale così a 13,5 miliardi, di cui 12,8 miliardi quale corrispettivo iniziale in azioni e circa 0,75 miliardi quale corrispettivo in denaro.
L’offerta si concluderà il prossimo 8 settembre anche se dopo la decisione di un rilancio in contant iIl Monte ha invece già previsto un periodo di riapertura dei termini di cinque giorni, tra il 16 e il 22 settembre. La banca ricorda, infine, che del ritocco beneficeranno anche coloro che hanno già aderito all’offerta.
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