Una realtà italiana si fa largo tra le eccellenze europee, conquistando un prestigioso terzo posto nella classifica delle migliori piccole e medie imprese dove lavorare in Europa. È quanto emerge dall’edizione 2025 del rapporto Best Small & Medium Workplaces in Europe, stilato dall’organizzazione internazionale Great Place to Work, che ha raccolto il parere di oltre 1,5 milioni di dipendenti in 21 Paesi europei.
La graduatoria comprende 100 imprese certificate come “eccellenti luoghi di lavoro” con un organico compreso tra 50 e 499 dipendenti, valutate sulla base di sondaggi riservati che misurano la fiducia, l’innovazione, i valori aziendali e la qualità della leadership. Fondamentale è anche la capacità delle aziende di creare un ambiente inclusivo, in cui ogni collaboratore si senta accolto e valorizzato a prescindere dal ruolo o dall’identità.
L’italiana sul podio
Al primo posto si conferma la società svedese Castra AB, specializzata nel settore informatico, seguita dall’austriaca willhaben internet service GmbH & Co KG. A chiudere il podio è la milanese Bending Spoons, azienda leader nello sviluppo software, che con questo risultato dimostra come in Italia sia possibile costruire ambienti di lavoro di eccellenza.
«Il terzo posto di Bending Spoons a livello europeo è una prova concreta che nel nostro Paese si possono creare contesti lavorativi stimolanti e fiduciosi — commenta Alessandro Zollo, amministratore delegato di Great Place to Work Italia —. Tuttavia, serve più ascolto, fiducia e autonomia per le persone all’interno delle imprese».
Completano la top ten aziende provenienti da Olanda, Norvegia, Svezia, Austria, Portogallo, Danimarca e Spagna, attive in ambiti quali servizi professionali, tecnologia dell’informazione e manifattura.

L’Italia fuori dalla top 10
Oltre a Bending Spoons, l’Italia vanta altre due realtà nella classifica: Alnylam, attiva nel settore biotecnologico e farmaceutico, al 24° posto, e Skylabs, società di consulenza digitale, che si posiziona al 93°.
«Nonostante l’Italia non sia ancora un paese dove l’ascolto dei collaboratori sia una priorità diffusa — prosegue Zollo — alcune imprese riescono a distinguersi per la capacità di superare modelli organizzativi tradizionali, puntando su fiducia, responsabilità condivisa e valorizzazione delle persone».
Paesi e settori in evidenza
A dominare la classifica sono l’Olanda e il Regno Unito, con 13 aziende ciascuno, seguiti da Spagna (12), Germania e Svezia (10). Il settore più rappresentato è quello dell’informatica, che copre il 37% delle aziende premiate, seguito dai servizi professionali (15%), biotecnologie, formazione e altri comparti.
Questa classifica conferma come la qualità del lavoro in Europa stia trovando nuove vie, grazie a imprese che investono sulle persone e sulle relazioni umane, gettando le basi per un futuro più inclusivo e collaborativo.
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