Mossa a sorpresa dalla banca centrale britannica. Il Monetary Policy Committee della Bank Of England ha votato con una maggioranza risicata di 5 a 4 per ridurre i tassi dello 0,25%, portandoli al 4,25%, ossia il livello più basso degli ultimi due anni e mezzo.
Tra gli analisti c’è chi parla di riunione “thriller” o addirittura “drammatica”, visto che per la prima volta nella storia il comitato dei nove è stato costretto a tenere due votazioni. Il governatore Andrew Bailey si è limitato a dire che è stata una “decisione attentamente equilibrata” e che “qualsiasi futuro taglio dei tassi dovrà essere effettuato gradualmente e con cautela”. La Bank of England ha inserito una nuova riga nella sua dichiarazione, affermando che “la restrizione della politica monetaria è diminuita con la riduzione del tasso di sconto”. “Un’affermazione forse ovvia, ma i mercati l’hanno colta come un segnale per fissare un limite massimo più alto per questo ciclo di allentamento. Al momento, sono previsti solo due tagli entro la prossima estate, e nessun’altra mossa quest’anno”, argomentano James Smith e Chris Turner di Ing.
La decisione di tagliare adesso i tassi “indica che per altri tagli sarà necessaria un’ulteriore disinflazione, il che alza l’asticella per un allentamento più aggressivo”, asserisce Jamie Niven, Senior Fixed Income Fund Manager di Candriam.
La cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves, ha commentato con favore la mossa di oggi: “Questo quinto taglio dei tassi di interesse dalle elezioni è una buona notizia, che contribuisce a ridurre il costo di mutui e prestiti per famiglie e imprese”.
Economia UK debole, ma l’inflazione rimane un problema
A far propendere la Bank of England per un taglio sono stati principalmente i segnali di debolezza dell’economia britannica con disoccupazione aumentata nell’ultimo trimestre, di contro continua a preoccupare l’elevato livello di inflazione. Le nuove stime della Bank of England vedono la crescita dei prezzi toccare un picco al 4% a settembre dal 3,6% evidenziato dall’ultima lettura di giugno.
“Sebbene l’inflazione sia rimasta elevata, negli ultimi mesi il mercato del lavoro si è indebolito e la crescita economica è stata fiacca. Continuiamo a prevedere ulteriori tagli a tempo debito, ma ci aspettiamo che i tassi rimangano invariati nella riunione di settembre, questo perché la Bank of England attende dati che forniscano indicazioni più chiare sull’inflazione“, argomenta Andy Jones, portfolio manager di Janus Henderson.
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