“Vent’anni fa tutti mi dicevano se vuoi fare impresa nell’automotive, vai a Milano. Vai a Bologna. Vai a Torino. Lì c’è tutto. Avevano ragione, lì c’erano infrastrutture, fornitori, ecosistemi industriali. Io però ho deciso di venire qui, in Sicilia. Non perché fosse più facile. Ma perché qui c’era qualcosa che altrove mancava: la fame. La voglia di costruire. Il coraggio di partire da zero».

Bogdan Skutkiewicz è il ceo di Magicmotorsport. È polacco, ma a un certo punto della sua vita imprenditoriale, iniziata a Danzica, nel 1996 decide di cambiare aria. Letteralmente. Perché il figlio aveva problemi fortissimi di allergia asmatica ai fiori di betulla. In una vacanza con tutta la famiglia a Partinico, in provincia di Palermo, l’asma è passata. E Bogdan ha deciso di trasferirsi nell’isola con una macchina e 2.000 euro in tasca. «L’altro motivo è che in Polonia lavoravo anche più di 20 ore al giorno: una volta, tornando a casa, mio figlio non mi ha riconosciuto, così ho deciso di lasciare tutto, ho venduto tre aziende con 150 persone ai miei soci e sono venuto in Sicilia». Skutkiewicz è ripartito da zero, lavorando prima in un’officina meccanica e poi nell’allora promettente settore delle antenne wireless. Nel 2007 la vera svolta: nasce la Magicmotorsport, azienda leader nella meccatronica che sviluppa soluzioni hardware e software per la diagnostica, la riprogrammazione elettronica e la misurazione delle performance dei veicoli a due e quattro ruote, strumenti per chi progetta il futuro della mobilità. Ed esporta più del 90% del fatturato nel mondo (il 65% nei Paesi Ue). Si appresta a chiudere il 2025 con numeri che parlano da soli: 30 milioni di euro di fatturato generati dalla casa madre italiana – un risultato quintuplicato in soli cinque anni – e altri 12 milioni provenienti dalle sue quattro società estere, distribuite tra Polonia, Stati Uniti, Cina e Spagna. Di recente Magicmotorsport ha ampliato ulteriormente il proprio raggio d’azione entrando nel mercato delle moto e dei dispositivi per la ricarica dei sistemi di aria condizionata. Oggi conta circa 140 dipendenti e ha filiali operative a Katowice, Austin, Madrid e Shanghai. Sono 50.000 i clienti nel mondo e 130 i distributori che rappresentano la rete di vendita. Insomma, è un punto di riferimento per il settore della riprogrammazione e riparazione di veicoli e per la misurazione delle loro performance con i cosiddetti banchi prova potenza. Tra le creazioni di punta c’è Flex, un programmatore professionale per centraline motore e cambi automatici. Si tratta di una piattaforma modulare, compatibile con migliaia di veicoli e che rappresenta una scelta strategica per chi vuole operare in modo sicuro, veloce e con la massima compatibilità nei confronti dei sistemi elettronici moderni.
Nel Palermitano
Tutto parte da uno dei Comuni più grandi della provincia di Palermo, che si incontra in direzione di Trapani, a venti minuti dall’aeroporto Falcone e Borsellino. «Parlando della Sicilia», sottolinea Skutkiewicz, «molti tirano fuori i problemi della burocrazia, le strade rotte, e mille difficoltà. Io non perdo tempo a contarli questi problemi. Non guardo i muri. Guardo le porte». E le apre ai giovani che di solito lasciano questa terra per andare a lavorare altrove. Oggi, a Partinico, in azienda lavorano più di 110 persone. Età media: 32 anni. Tutti con contratti a tempo indeterminato. Fin da subito ha cercato di dare un contributo per fermare la fuga di cervelli dall’isola facendone rientrare alcuni e accogliendone altri da varie parti d’Italia e del mondo. Ha avviato anche una Academy interna dedicata alla formazione di nuove risorse e all’aggiornamento continuo dei clienti, con l’obiettivo di farla diventare un ente di formazione riconosciuto. «In Magicmotorsport non abbiamo costruito solo prodotti. Abbiamo costruito un team. Ci sono persone che prima facevano tutt’altro: lavoravano in pizzeria, oppure in mansioni lontane dalla tecnologia. Oggi gestiscono progetti e budget da decine di milioni. Non perché avessero un grande titolo di studio, ma perché avevano determinazione. Voglia di imparare. Quando il mercato non ci offriva le competenze che cercavamo, non abbiamo rinunciato. Le abbiamo create».

La Sicilia però è un luogo duro. «Ma è proprio questo che la rende speciale», ribatte Skutkiewicz. «L’abbondanza ti addormenta. La scarsità ti sveglia. Ti costringe a essere più intelligente, più veloce, più creativo. Qui non puoi dare niente per scontato. Non puoi dire: “Se mi manca un pezzo, qualcuno me lo porta”. Qui devi trovarti la soluzione. Se il fornitore non c’è, lo crei. Se il servizio non c’è, te lo inventi». Per questo l’azienda sta investendo nel futuro dell’energia: idrogeno, accumulo energetico, nuove soluzioni. Realizzerà a partire dal 2026 un polo dedicato all’idrogeno verde per l’autotrazione nell’area industriale adiacente alla sua sede. Il progetto Idrogeno Rinnovabile è uno dei tre che sorgeranno nell’isola grazie anche a un finanziamento di 3,3 milioni di euro della Regione Sicilia attraverso i fondi del Pnrr. Tra gli interventi, anche un nuovo impianto fotovoltaico da 2,4 Mw, dotato di sistema di accumulo energetico per garantire autosufficienza nei consumi e supporto al progetto dedicato all’idrogeno. L’obiettivo è quello di trasformare Partinico in un grande laboratorio. Creare tecnologia europea nel cuore del Mediterraneo. «E fare in modo che, quando qualcuno pensa a innovazione, un giorno pensi anche alla Sicilia».
Per Bogdan scegliere l’isola non è stato un modo per semplificare, anzi. In questo contesto, niente può essere dato per scontato. «Io ho scelto di non passare la vita a contare i problemi. Ho scelto di concentrarmi su quello che posso cambiare. Perché il tempo che passo a lamentarmi è tempo che non sto usando per innovare».
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