Il direttore generale di Mediobanca, Francesco Saverio Vinci, ha incontrato virtualmente i banker di Piazzetta Cuccia in videocollegamento dopo il successo dell’offerta del Monte dei Paschi. “Abbiamo un azionista al 62% e rotti e di questo dobbiamo prendere atto: questo è un fatto non un’opinione. Sappiamo che ci sarà una riapertura e per la nostra esperienza sappiamo anche che le riaperture in questi casi portano un incremento della partecipazione che si avvicinerà probabilmente all’80% e questo perché molti fondi che sono legati agli indici saranno costretti a ridurre la quota in Mediobanca, in quanto usciremo progressivamente dal peso specifico dei singoli indici e quindi alla fine di questa settimana e successiva immaginiamo che la partecipazione complessiva da parte del Monte dei Paschi raggiunga una soglia dell’80 per cento”, ha detto Vinci.
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Per il dg dell’istituto finora guidato da Alberto Nagel, è “difficile immaginare di mantenere Mediobanca quotata con un flottante così piccolo, e probabilmente anche la Bce spingerà per avere una fusione perché avrebbe molto senso da questo punto di vista”. A questo punto, ha aggiunto, “credo che la fusione potrebbe essere il male minore, perché immaginare un percorso in cui ci siano due entità abbastanza diverse e collegate da un azionariato ma non capace di fare sinergie non sarebbe il quadro migliore per la banca”. Invece “la fusione può lasciare lo spazio per ridisegnare il quadro di un nuovo gruppo bancario che tenga conto delle differenti anime delle due entità e sia disegnato in modo più razionale”, ha spiegato.
Poi l’appello ai dipendenti: Mediobanca “è una banca a cui dobbiamo qualcosa e dovere qualcosa significa rappresentarla sempre nel miglior modo possibile, quindi far valere la competenza, la qualità dei nostri professionisti e quindi metterli a disposizione anche di una nuova realtà dove secondo me questo aspetto non potrà che essere valorizzato”. Mps ha pagato “un prezzo ragionevolmente alto” perché “riconoscono la qualità, la capacità, l’esperienza, la professionalità” del gruppo e “oggi più che mai dobbiamo mantenere il focus sui risultati, sulla nostra professionalità, sulla nostra competenza“, ha concluso.
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