Eni ha chiuso il terzo trimestre 2025 con risultati solidi. Utile netto nei primi nove mesi dell’anno di 2,5 miliardi, in crescita del 5%, mentre nel terzo trimestre l’utile netto è salito del 54% a 803 milioni a fronte dei 522 milioni dell’analogo periodo del 2024 (il dato adjusted, depurato cioè delle partite straordinarie, si è attestato, invece, nei nove mesi a 3,79 miliardi, in calo del 13%, mentre sul trimestre la contrazione è stata del 2%, a 1,25 miliardi di euro e sconta un tax rate di gruppo al 42%). L’utile operativo proforma adjusted, che il gruppo definisce «solido», è stato di 3 miliardi di euro nel terzo trimestre, in calo del 12%
La produzione complessiva di idrocarburi è aumentata del 6% su base annua e del 5% rispetto al trimestre precedente, raggiungendo 1,76 milioni di barili equivalenti al giorno.
“I risultati del terzo trimestre sono eccellenti e tutte le principali variabili operative, economiche e finanziarie hanno superato le aspettative – ha commentato l’amministratore delegato, Claudio Descalzi –. La produzione di 1,76 milioni barili/giorno è in forte crescita (+6% rispetto allo scorso anno) e ci consente di alzare la guidance annuale sino a 1,72 milioni barili/giorno, confermando il trend di accelerazione destinato a proseguire nei prossimi mesi grazie ai nuovi campi in sviluppo in Congo, Eau, Qatar e Libia, e all’avvio della combinazione di business in Indonesia e Malesia che costituirà uno dei principali player sul mercato del GNL nel continente asiatico”.
Il flusso di cassa operativo adjusted è aumentato del 14% a 3,3 miliardi di euro, superando ampiamente gli investimenti per 2 miliardi. L’indebitamento netto è sceso a 9,9 miliardi, con un rapporto di leva contabile del 19% (12% su base proforma).
Alla luce dei progressi strategici e della solida generazione di cassa, Eni ha rivisto al rialzo il programma di riacquisto di azioni proprie per il 2025, portandolo a 1,8 miliardi di euro, in aumento del 20% rispetto alla precedente previsione. Confermato anche l’incremento del dividendo del 5%, a 1,05 euro per azione; la seconda tranche, pari a 0,26 euro, sarà corrisposta il 26 novembre. Per l’intero esercizio, la società prevede un flusso di cassa operativo di 12 miliardi di euro.
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