Buona notizie. A marzo, secondo quanto si legge nella pubblicazione “Banche e moneta: serie nazionali” della Banca d’Italia, sono calati i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso annuale effettivo globale, Taeg), che si sono collocati al 3,54 per cento (3,58 in febbraio). La quota di questi prestiti con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a un anno è stata del 7,4 per cento (7,6 nel mese precedente) menrte il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 10,29 per cento (10,46 nel mese precedente). I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 3,92 per cento (3,99 nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 4,48 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 3,63 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,79 per cento (0,82 nel mese precedente).
Nello stesso mese, invece, i prestiti al settore privato, corretti sulla base della metodologia armonizzata concordata nell’ambito del Sistema europeo delle banche centrali, sono aumentati dello 0,5 per cento sui dodici mesi (il tasso di variazione sui dodici mesi era nullo nel mese precedente). I prestiti alle famiglie sono aumentati dell’1,1 per cento (0,7 nel mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti dell’1,1 per cento (-2,1 nel mese precedente). I depositi del settore privato sono aumentati dell’1,7 per cento (1,4 per cento in febbraio); la raccolta obbligazionaria è aumentata del 3,3 per cento (6,4 in febbraio). A marzo, quindi, i prestiti al settore privato sono aumentati dello 0,5 per cento sui dodici mesi (il tasso di variazione sui dodici mesi era nullo nel mese precedente). I prestiti alle famiglie sono aumentati dell’1,1 per cento (0,7 nel mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti dell’1,1 per cento (-2,1 nel mese precedente). I depositi del settore privato sono aumentati dell’1,7 per cento (1,4 per cento in febbraio); la raccolta obbligazionaria è invece aumentata.
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