Quest’estate, per molti italiani, andare al mare è diventata un’operazione quasi da commercialista: tra rincari negli stabilimenti e costi extra non preventivati, una giornata sotto l’ombrellone può costare quanto una cena stellata.
Federconsumatori stima un prezzo medio nazionale di 35,74 euro per un ombrellone e due lettini, +6% rispetto al 2024. In alcune località i numeri fanno girare la testa: 340 euro per un giorno ad Alassio, 470 euro al Cinque Vele Beach Club di Pescoluse (Lecce), fino a 515 euro per una capanna in prima fila al Lido di Venezia.
Ma chi l’ha detto che per vivere il mare in pieno bisogna svuotare il conto in banca? Le alternative esistono, sono legali e non implicano dormire sotto le stelle con un panino stropicciato nello zaino.
Il diritto di fare il bagno gratis
Non tutti lo sanno, ma la legge è chiara:
- Articolo 11, legge 217/2011 → garantisce “il diritto libero e gratuito di accesso e di fruizione della battigia, anche ai fini di balneazione”.
- Legge 296/2006 → obbliga i titolari delle concessioni a “consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione”.
Tradotto: anche se una spiaggia è “in concessione”, si può sempre raggiungere la riva e fare il bagno senza pagare. Non si possono piazzare ombrelloni e sdraio a ridosso della battigia (5 metri dalla riva), ma un asciugamano piegato o un tuffo al volo sono sacrosanti.
Spiagge libere e libere attrezzate
Le spiagge libere sono la scelta più economica: nessun biglietto, zero vincoli, e spesso mare cristallino appena fuori dai centri più affollati. Per chi non vuole rinunciare a qualche comodità, esistono le spiagge libere attrezzate: accesso gratuito ma possibilità di noleggiare ombrelloni e lettini giornalmente, con docce e servizi igienici inclusi.
Le app che aiutano a risparmiare
Il digitale può essere un alleato contro il caro-spiagge:
- Spiagge.it → mappa interattiva degli stabilimenti, filtri per servizi e offerte speciali.
- Ombrellone.it → tariffe da 18 euro al giorno, cancellazione gratuita fino a 48 ore prima.
- Playaya → scambio di ombrelloni tra utenti, sconti fino al 70% per mezza giornata.
- Sperlonga Turismo (e simili in Sardegna) → prenotazione gratuita di spazi nelle spiagge libere più richieste.
Strategie salva-portafoglio
- Andare fuori stagione: settembre costa meno e le spiagge sono meno affollate.
- Spostarsi di qualche chilometro: fuori dai centri glamour i prezzi calano drasticamente.
- Condividere: un lettino ogni due può bastare, specialmente con bambini sempre in acqua.
- Mezza giornata: molti stabilimenti fanno tariffe ridotte per chi entra dopo le 14 o esce entro le 13.
- Portare cibo e bevande: un panino e una bottiglia d’acqua presi al supermercato costano un terzo rispetto al bar dello stabilimento.
- Valutare abbonamenti: settimanali o mensili costano meno dei giornalieri, purché li si sfrutti davvero.
Località da sogno… e accessibili
Accanto alle spiagge più battute dai turisti e a quelle ultra-esclusive, l’Italia è piena di luoghi meravigliosi e meno battuti: Cala Mariolu in Sardegna, la Baia delle Zagare nel Gargano o Marina Grande a Positano offrono panorami da cartolina e, con un po’ di organizzazione, si possono godere senza dissanguarsi.
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