Edison ha investito oltre un miliardo di euro nella transizione energetica nel biennio 2023-2024, parte di un piano da 10 miliardi fino al 2030, riducendo l’intensità carbonica del 15% nel 2024 (da 284 a 240 grammi CO₂ per kWh). Le attività rinnovabili, flessibilità e servizi hanno raggiunto il 55% dell’Ebitda, avvicinandosi all’obiettivo del 70% entro il 2030. Il 70% degli investimenti 2024 è allineato ai Sustainable Development Goals ONU. Sono i dati comunicati dalla società durante la conferenza stampa di questa mattina.
Riguardo alla produzione di energia nucleare in Italia, l’amministratore delegato Nicola Monti ha aggiunto a margine che Edison vede “positivamente la creazione di una nuova entità come Nuclitalia (la realtà nata da Ansaldo Energia, Leonardo ed Enel, ndr) che andrà a individuare le nuove tecnologie necessarie per lo sviluppo”. “Siamo stati molto attivi – aggiunge – sulla ripresa della discussione del nucleare in Italia, siamo convinti che possa dare un contributo importante alla richiesta di energia delle imprese energivore che fanno parte del tessuto manifatturiero. Continuiamo a dialogare con tutti gli attori, abbiamo già alcuni accordi con delle realtà che operano nel settore, tra cui uno con Ansaldo Nucleare”.
Solidi risultati finanziari
“I risultati mostrano la concretezza del nostro agire responsabile e la coerenza tra la strategia industriale e gli obiettivi ESG. Negli ultimi 5 anni, grazie alla progressiva trasformazione del portafoglio industriale, abbiamo portato il Gruppo a solidi risultati finanziari, operativi ed ESG, consolidando la nostra posizione di leadership nella transizione energetica nel Paese”, prosegue Monti. “In particolare, il 2024 si è chiuso con un avvicinamento ai nostri obiettivi strategici al 2030: un Ebitda composto al 55% dalle attività rinnovabili, flessibilità, clienti e servizi e una riduzione dell’intensità carbonica del 15%. Gli ottimi risultati nascono dalla capacità di Edison di coniugare in modo virtuoso sostenibilità e performance operativa, produttività ed etica, crescita e attenzione all’ambiente e alle persone, a partire dalla tutela della loro sicurezza e dalla cura del loro benessere e dei loro bisogni sul luogo di lavoro. E sono il frutto di una preziosa collaborazione con l’ecosistema di stakeholder con cui ogni giorno costruiamo insieme un futuro di energia sostenibile”.
La leva della sostenibilità
Dal 2006 l’azienda ha ridotto le emissioni dirette di CO₂ del 75%, passando da 25 a 6,1 milioni di tonnellate, puntando al -95% entro il 2050. La capacità rinnovabile installata ha raggiunto 2,2 GW (eolico, fotovoltaico, idroelettrico), producendo 5,5 TWh di energia green equivalente al fabbisogno di Milano ed evitando 2,4 milioni di tonnellate di CO₂. Edison ha aperto cantieri per 400 MW di nuova capacità rinnovabile, è entrata in un progetto eolico offshore da 1 GW e ha messo in esercizio 1,5 GW di capacità termoelettrica flessibile con impianti di ultima generazione in Veneto e Campania.
Il gruppo conta oltre 6.000 dipendenti e ha assunto oltre 800 persone nel biennio, con un piano di 300 assunzioni annue fino al 2030 (50% giovani, 40% donne nelle posizioni qualificate). Ha acquistato per 1,2 miliardi da 3.000 fornitori (97% italiani) e coinvolto 100 scuole con 3.000 studenti in programmi formativi. Edison Energia ha superato i 3 milioni di contratti (+14%) e aperto 200 nuovi punti vendita, raggiungendo 1.000 punti vendita totali.
Edison Next ha incrementato di 230 MW la capacità di autoproduzione low carbon per clienti industriali e gestisce 1,3 milioni di punti luce pubblici (+5,2%). L’azienda ha distribuito circa 80 milioni nei territori, sostenendo 1.500 famiglie contro la povertà energetica e realizzando progetti di valorizzazione territoriale. Nel settore mobilità, ha installato oltre 1.000 punti di ricarica e rifornito 17.000 autoarticolati con GNL/BioGNL attraverso 500 stazioni.
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