La settimana che si apre oggi sarà dominata dall’interrogativo dazi e in particolare quanto inizino a penetrare nei dati sull’inflazione. I dati sull’indice dei prezzi al consumo statunitense, in uscita mercoledì 11, e quello sui prezzi alla produzione, giovedì 12, offriranno una prima vera verifica della “tariffflation” americana. Intanto, riprendono oggi a Londra i negoziati tra Stati Uniti e Cina, nel primo confronto diretto dopo la telefonata tra Trump e Xi. “Il tono è prudenzialmente ottimista, ma il margine per progressi concreti appare ristretto”, commenta Gabriel Debach, market analyst di eToro . In attesa dell’incontro odierno, proprio da Pechino sono giunti i primi segnali. A maggio, le esportazioni cinesi verso gli Stati Uniti sono crollate del 34,5% su base annua, la peggior caduta dal 2020. Un dato che riflette più il passato che il futuro: l’effetto delle tariffe fino al 145%, attive fino alla tregua del 11 maggio, ha pesato sulle spedizioni.
Apple alle prese con la Wwdc
Oggi prende il via la Fiera degli sviluppatori di Apple, ossia la Worldwide Developer Conference (Wwdc), in un momento delicatissimo per il titolo, in calo di oltre il 18% da inizio anno. La pressione è alta, perché il gruppo della Mela rischia dazi del 25% sugli iPhone prodotti in Cina già entro giugno, mentre in Europa è sotto attacco normativo, con la UE che preme per aprire il suo ecosistema a rivali. A tutto ciò si somma il ritardo del gruppo di Cupertino sul fronte intelligenza artificiale. La fiera, che durerà tutta la settimana, sarà quindi un banco di prova, anche se le attese sono piuttosto modeste: niente rivoluzioni su Siri, l’IA resta ancora allo studio, mentre si punta su aggiornamenti incrementali di iOS, CarPlay e AirPods. “In gioco non c’è solo il futuro della user experience, ma la difesa della sua valutazione in un contesto normativo e competitivo sempre più ostile”, avverte l’analista di eToro.
Inflazione Usa potrebbe accelerare
Mercoledì 11 maggio, attenzione al dato sull’inflazione degli Stati Uniti relativa al mese di maggio. Il dato dovrebbe iniziare a vedere con maggiore intensità l’effetto dei dazi. Le attese del mercato sono infatti per un’accelerazione sia del dato generale, sia di quello core, cioè depurato dalle componenti più volatili come alimentari ed energia. Secondo quanto rilevato dalla Federal Reserve, la banca centrale americana, molte imprese intendono trasferire i costi sui consumatori entro tre mesi. Se il dato di maggio dovesse già incorporare parte dell’impatto, la narrativa “transitoria” dell’inflazione perderebbe forza.
A completare il quadro, giovedì uscirà anche il dato sull’inflazione alla produzione e venerdì la fiducia preliminare dei consumatori dell’Università del Michigan, utile per cogliere eventuali crepe nelle aspettative d’inflazione.
Assemblea Pirelli sul nodo Sinochem
Giovedì 12 giugno si terrà l’assemblea dei soci di Pirelli. Una riunione a porte chiuse ma sul tavolo sarà certamente presente il dossier Sinochem, il socio cinese che ha generato una fase di stallo nella società di penumatici e di difficoltà nella sua attività D’Oltreoceano.
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